REDAZIONE LODI

Il pediatra tranquillizza i genitori: "Se necessario le visite si fanno"

Galdino Cassavia direttore del Dipartimento. Cure primarie di Ats. riassume le procedure

Da una parte i pediatri oberati di lavoro per le verifiche Covid sommate ai pazienti tradizionali, dall’altra i genitori disperati perché gli accessi agli ambulatori lodigiani, spesso vengono negati o sono ridotti al minimo. Galdino Cassavia, Direttore del Dipartimento Cure primarie di Ats Agenzia tutela della salute Milano Città metropolitana, riassume le procedure.

Dottore, quanti pediatri ci sono oggi in provincia di Lodi? Contagiati? Bastano?

"Sono 33. Nella prima fase ci furono 2 contagiati. Nella attuale 1. È il numero previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale ed è sufficiente anche in epoca Covid. Vero che con la riapertura delle scuole i medici e in particolare i pediatri hanno una maggiore richiesta di attività per la sorveglianza degli alunni eventualmente allontanati e la diagnosi differenziale".

Quali le procedure che deve seguire un pediatra? Perché molti genitori lamentano che i figli non vengono visitati?

"Nella situazione attuale di emergenza Covid19 si rende necessario che la normale attività territoriale dello studio medico dei medici di medicina generale e dei pediatri sia svolta adottando particolari misure precauzionali e protocolli operativi volti a contenere il rischio di diffusione dell’infezione. Ats ha condiviso con i dottori un protocollo per l’organizzazione dell’attività dello studio medico, che tiene conto delle misure di sicurezza e della prevenzione da attuarsi. Anche in vista della prossima campagna vaccinale antinfluenzale. Ma non è ovviamente previsto che non si effettuino le visite, se necessarie".

Molti i bambini contagiati?

"Certo c’è stato un incremento con la riapertura delle scuole ad oggi la curva dei minori di 18 anni si sta flettendo. Negli ultimi 7 giorni su 25.000 casi campione, 1.500 persone sotto i 13 anni sono positive".Paola Arensi