I residenti si ribellano al via libera No al biometano, "un tavolo con Anci"

Gli esponenti del comitato hanno incontrato i sindaci dei comuni limitrofi e il presidente della Provincia "Era giusto estendere l’informazione e coinvolgere il territorio circostante. Il nostro “no” è condiviso".

di Mario Borra

Il “caso“ dell’impianto di biometano, che dovrebbe sorgere in località Cascina Nuova a Maleo dopo il disco verde della Provincia di Lodi, si allarga e il comitato “Biometa...no“ ha già messo in campo tutta una serie di iniziative per mantenere alta la tensione sull’argomento. Anche il Comune, che si è opposto sin dall’inizio all’insediamento, è in prima linea nella battaglia: se verrà realizzato l’impianto verrà alimentato con la frazione organica dei rifiuti solidi urbani ed altro pattume biodegradabile, cui potrebbero essere aggiunti rifiuti speciali (fanghi di depurazione, liquami, letame, scarti di natura animale) che, attraverso diversi processi produttivi, si trasformeranno in biometano da immettere nella rete del gas. Anche il movimento Forza del Popolo è sceso in campo per opporsi al biodigestore chiedendo a gran voce un’assemblea pubblica. Ieri il comitato ha reso noto quanto emerso dal confronto e dal coinvolgimento degli altri centri urbani della Bassa, limitrofi a Maleo. "Abbiamo colto l’esigenza di estendere l’informazione e il coinvolgimento del territorio circostante oltre la nostra area comunale, chiedendo di incontrare i sindaci dei comuni limitrofi e di quelli toccati dalla nostra stessa problematica e cioè Castelgerundo, Santo Stefano, San Fiorano, Codogno, Castelnuovo e San Rocco – hanno ribadito gli attivisti –. Il nostro obiettivo, oltre a quello di trovare condivisione nella contrapposizione alla realizzazione dell’impianto, è quello di istituire un tavolo di lavoro a livello provinciale con il coinvolgimento dell’Associazione comuni italiani (Anci) sulle tematiche di insediamento di infrastrutture a rilevante impatto ambientale, in un’area già sottoposta a grave inquinamento come la nostra".

Gli incontri con i primi cittadini, tenutisi recentemente, hanno dimostrato varie posizioni di sensibilità al riguardo, ma sostanzialmente tutti hanno condiviso la visione del fronte del no. "Alcuni giorni fa abbiamo incontrato anche il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio a cui sono state riferite le istanze dei sindaci sul tema dell’insediamento di infrastrutture a rilevante impatto ambientale come il biometano di Maleo ma allargando anche ad altri impianti che dovranno sorgere come a San Rocco al Porto e la logistica di Meleti". Santantonio ha ribadito di voler valutare l’opportunità di aprire con Anci un tavolo di consultazione dei sindaci concludendo così questa prima fase di coinvolgimento territoriale, alla quale seguiranno incontri operativi che dovrebbero avere l’obiettivo di far salire l’attenzione a livello istituzionale. "Riteniamo sia necessaria una pianificazione di tali interventi a livello regionale condivisa con gli enti locali, finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente oltre che tutelare in via privilegiata la salute dei cittadini – hanno ribadito gli aderenti al comitato –. Deve essere evitata una crescita non controllata di tali impianti soprattutto se eccedenti il reale fabbisogno del territorio".