"Gli Stati generali delle donne tengono viva la questione delle vittime di abusi"

L’impegno significativo di una persona straordinaria che lotta contro la brutalità

Che cosa sono gli Stati generali delle donne?

"Gli Stati delle donne è un movimento che supporta le vittime di violenza ma anche donne prive di lavoro".

In particolare lei, in qualità di presidente, di cosa si occupa?

"Mi occupo di organizzare eventi in tutta l’Italia e l’Europa interagendo anche con ministri".

Cosa l’ha spinta ad interessarsi a questo problema?

"Fin dalle superiori ero sensibile a questo argomento. Poi nel 1997 ho aperto uno sportello in cui si aiutavano le vittime di violenza a trovare lavoro, infatti ancora oggi solo 49 donne su 100 lavorano!".

La classe presenta uno spettacolo teatrale a Villa Gaia: che cosa è e che cosa significa per lei?

"Villa Gaia è un complesso di immobili dedicato alla prima figlia Gaia, per ricordarla e per continuare il lavoro intrapreso".

Cosa pensa della Convenzione di Istanbul?

"È uno strumento eccezionale che però non è utilizzata in tutti i Paesi. Serve a prevenire e punire le azioni illecite e brutali, peccato che poche persone ne conoscano l’esistenza".

Crede che un giorno si raggiungerà la vera parità tra uomo e donna?

"Sì ci credo, ma secondo degli studi se andiamo avanti così ci vorranno altri 130 anni, la lotta alla violenza va insegnata ai bambini così che non facciano gli errori degli adulti".