Lodi, membro di una gang scappa prima di finire carcere: beccato 8 mesi dopo a Barcellona

All’epoca dei fermi dei due complici il 30enne era mancato all’appello. Alla banda sono stati contestati, a vario titolo, 27 razzie in abitazione

La polizia ha rintracciato il 28enne (archivio)

La polizia ha rintracciato il 28enne (archivio)

Lodi, 27 settembre 2022 - Colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Lodi, si rende irreperibile ma, dopo 8 mesi, finisce in manette a Barcellona. L’indagine Italia-Spagna è stata portata avanti dalla squadra mobile lodigiana, coordinata dal vice questore Alessandro Battista. I poliziotti, a inizio 2022, avevano sgominato una gang accusata di aver compiuto ripetutamente furti in abitazione e ricettato i beni arraffati. Blitz andati a segno nelle province di Lodi, Milano e Monza. Erano stati arrestati due albanesi e un romeno ritenuti membri del sodalizio criminale.

Ma all’epoca dei fermi, datati 27 gennaio 2022, era mancato all’appello un albanese di 30 anni, noto alle forze dell’ordine e che, prima di finire in manette, si era dileguato. Le sue ricerche, però, non si sono mai fermate. L’uomo ha fatto perdere le proprie tracce e si è spostato all’estero ma, grazie a un mandato di arresto europeo, emesso sempre dal Tribunale di Lodi, otto mesi dopo è stato rintracciato e portato in carcere in Spagna, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Subirà quindi il suo regolare processo. E’ finito nei guai grazie al mandato inviato dalla Questura lodigiana al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale, della Polizia Criminale Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Organismo che si è dedicato all’attività di localizzazione dell’albanese e che, quindi, in collaborazione con altri organismi esteri, ne ha permesso la cattura a Barcellona (Spagna). Adesso, quindi, l’uomo risponderà delle accuse davanti al giudice e avrà la possibilità di difendersi. Alla gang sono stati contestati, a vario titolo, 27 razzie in abitazione: 4 furti nella città di Lodi, uno a Massalengo, 3 a Lodi Vecchio, uno a Tavazzano, 4 a Sant’Angelo Lodigiano e un altro a Peschiera Borromeo. In due casi, la videosorveglianza privata degli immobili colpiti, ha permesso di scoprire il modus operandi, poi replicato durante le ulteriori incursioni, degli autori dei colpi: due uomini commettevano materialmente il furto, mentre il palo rimaneva in strada, all’interno di una vettura, a controllare che non arrivasse nessuno. Si agiva nel tardo pomeriggio o la sera, con il buio, scalando, per i piani alti, i tubi dell’acqua esterni ai condomini e facendo attenzione a mettere nel mirino solo case deserte.