Frecciarossa deragliato, primi lavori sui binari

Ieri sono state rimosse altre le carrozze 5 e 8 e adesso ne restano da spostare solo due. Lo scambio incriminato resta “blindato“

Ospedaletto continua il lavoro di rimozione e sistemazione delle rotaie

Ospedaletto continua il lavoro di rimozione e sistemazione delle rotaie

Lodi, 19 febbraio 2020 - Ieri mattina è stata sollevata e spostata dai binari anche la carrozza 5 e nel primo pomeriggio la carrozza 8. Sono diventate così cinque (su sette) le carrozze del Frecciarossa 9595 Milano-Salerno deragliato alle 5.35 del 6 febbraio all’altezza tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano, già rimosse dalla sede ferroviaria. Le manovre di rimozione dei pesanti vagoni sono state fatte, come sempre, con estrema perizia perché ogni struttura pesa tra le 50 e le 70 tonnellate: dopo averla stretta per bene con i cavi d’acciaio, il manovratore della maxi gru ha dovuto sollevarla per poi posarla lentamente per terra. Intanto sono iniziate ieri le operazioni preliminari per la sistemazione dei binari, operazione necessaria per consentire il ripristino della circolazione dei treni. Diverse ruspe hanno iniziato il lavoro, mentre lo scambio oggetto dell’indagine resta inaccessibile e circondato da grate metalliche in attesa degli accertamenti irripetibili che la procura di Lodi tornerà a fare sul luogo del disastro solo però una volta ultimato il maxi cantiere per la rimozione dei vagoni finiti fuori dai binari. Il 9595 “smontato“ finirà nel deposito Rfi di Pistoia, area molto vasta e proprio per questo indicata come ottimale per ricevere l’intero convoglio.

A livello tecnico, per quanto riguarda il ripristino completo della tratta Milano-Bologna dell’alta velocità, infatti, solo dopo aver terminato il ripristino (che potrebbe chiudersi nel giro di una settimana) poi bisognerà passare al test totale del tratto ferroviario dell’alta velocità colpito dal devastante deragliamento. Sul posto proseguono senza intoppi i lavori gestiti dalla Pepa trasporti di Recanati, la ditta specializzata che si sta occupando direttamente della rimozione della ‘carcasse’ del treno con l’utilizzo di quattro gru. Ad affiancare la ditta marchigiana è il personale della Edil Taglio Cemento, impresa di Buglio in Monte (Sondrio) che opera nel settore delle demolizioni edili da quasi trent’anni e che è intervenuta per i lavori dopo il tragico crollo del Ponte Morandi nell’agosto del 2018. La ditta valtellinese sta eseguendo dei carotaggi e dei nuovi fori per installare i pali a sostegno della linea ferroviaria e si dovrà occupare successivamente della palazzina contro la quale è finita la carrozza di testa del Frecciarossa, che dovrà essere tagliata a pezzi.