Attraverso i social, avrebbe ottenuto immagini esplicite da due minorenni, una delle quali pavese: per questo un uomo di 44 anni di Ravenna è finito a processo per pornografia minorile.
La prima ragazza, una studentessa ravennate sedicenne all’epoca dei fatti, si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Scudellari. La seconda è invece una studentessa diciassettenne residente nella provincia di Pavia. Per quanto riguarda la prima ragazza, l’uomo, difeso dagli avvocati Carlo Benini e Giovanni Proni, deve rispondere anche di spaccio aggravato per avere condiviso spinelli e cocaina.
Le indagini erano partite da un esposto dei genitori della sedicenne i quali, dopo avere intuito atteggiamenti sospetti della figlia e di un amico di famiglia, il 44enne appunto, si erano rivolti a in investigatore privato che aveva poi scoperto nel computer della studentessa immagini esplicite. Dalle conseguenti verifiche della squadra Mobile ravennate, era emerso che un tal Andrea di Milano, ventenne con il quale la sedicenne credeva di chattare scambiando il materiale al centro del caso, sarebbe stato in realtà il 44enne sotto mentite spoglie: nel computer dell’uomo erano in seguito state trovate diverse immagini di altre ragazze, anche se non è stato possibile capire se fossero minorenni.
In quanto alla diciassettenne pavese, avrebbe prodotto foto e video intimi a pagamento. Ieri in aula hanno parlato sia la studentessa ravennate che la madre, confermando in buona sostanza quanto già riferito a suo tempo alla polizia.