L.D.B
Cronaca

Coronavirus, esposto in Procura dopo il selfie del sindaco al Parco Tecnologico

Lo scatto al centro delle polemiche mostra almeno 15 cittadini che non rispettano le distanze e senza mascherina. Il sindaco si scusa: pronta a pagare la sanzione

La fotografia postata dalla sindaca Casanova

Lodi, 28 aprile 2020 - Esposto alla Procura della Repubblica da parte del M5s sul 'caso' del selfie scattato dalla sindaca Sara Casanova al Parco Tecnologico insieme ad una quindicina di persone, tra cui dei minori, di cui solo 2 con mascherina. A presentarlo sono stati i consiglieri comunali di Lodi Luca Degano, Massimo Casiraghi e la deputata Valentina Barzotti. 

"La prima cittadina che va a farsi un selfie nel posto in cui vengono effettuati i tamponi è un comportamento inaccettabile - sottolinea Casiraghi -. Abbiamo presentato l'esposto a nome dei cittadini che, chiusi in casa per due mesi, si sono sentiti offesi. C'era già stata una foto coi consiglieri in Comune a Pasqua e la gente non aveva apprezzato: dopo 8 giorni il selfie, dimostrando totale inadeguatezza in una provincia seconda in Italia per numero di contagiati".

"Vedere la prima cittadina violare le leggi con tanta leggerezza ci pare proprio ingiusto e grave; è un cattivo esempio - sottolinea Degano -; specie mentre i cittadini vengono multati perché vanno a fare la spesa all'ipermercato alla frazione S.Grato". "L'esposto nasce da un dato di realtà, non possiamo far finta di non vedere - commenta Barzotti -. Ci sono due binari: il Ptp è un luogo pubblico e dovrebbe avere un protocollo di sicurezza dei lavoratori. Inoltre la foto mostra che, chi è il primo responsabile della salute delle persone, non rispetta le norme".

Nell'esposto, in cui si chiede l'accertamento di eventuali fatti penalmente rilevanti, viene evidenziato il ruolo del Ptp, ente pubblico di ricerca, che ha ottenuto l'autorizzazione da parte della Regione Lombardia di processare i tamponi per la diagnosi del coronavirus e, quindi, in quanto tale, luogo di lavoro "particolarmente 'sensibile' a causa delle potenziali contaminazioni tra attività ordinaria e scientifica, col rischio di esposizione ad agenti biologici". "Che si tratti di una festa privata o di uno svago durante una pausa - è scritto - l'immagine palesa come non siano state adottate le rigide misure di prevenzione finalizzate a contenere la diffusione dell'epidemia' sul luogo di lavoro", anche in considerazione della "presenza di bambini". 

Nell'esposto ad essere additati sono sia la sindaca Casanova sia il direttore del Ptp, Andrea di Lemma, per aver agito "in spregio" della legge e a "dispetto del ruolo di responsabilità e di garanzia da loro rivestito".

 "Sono passata a salutare e ringraziare i dipendenti, che erano in pausa pranzo e non certo a fare festa - ha dichiarato lunedì sera Casanova, in risposta alle polemiche e al lancio di una petizione online di cittadini che chiedono le sue dimissioni -: mia figlia era con me perché anche il papà stava lavorando e lo stesso vale per le bambine del direttore del Ptp che doveva accudirle, alternandosi alla compagna, impiegata nel laboratorio. Esclusivamente nel momento dello scatto le misure di distanziamento e utilizzo delle mascherine purtroppo non sono state rispettate e per questa mancanza mi scuso con i cittadini. Sono pronta a pagare l'eventuale sanzione amministrativa, assumendomi ogni responsabilità".