Una festa patronale ridotta all’essenza, quella di martedì 19 gennaio, a causa della pandemia. Niente bancarelle, niente trippa gratis gustata calda sotto i portici del Broletto, né fila davanti all’urna del Santo nella cripta. Gli unici punti fermi saranno il Pontificale in Cattedrale celebrato dal vescovo, monsignor Maurizio Malvestiti, col discorso della sindaca Sara Casanova, in un Duomo ad ingressi contingentati (si raccomanda ai fedeli di presentarsi in anticipo rispetto all’orario di inizio della funzione), e la consegna delle Benemerenze al teatro alle Vigne, in presenza della sola Giunta e dei premiati. Entrambi gli eventi saranno in diretta streaming (sui siti di Diocesi e Comune). L’ingresso della sindaca, affiancata dagli agenti di Polizia locale in alta uniforme coi ceri votivi per il tradizionale omaggio al patrono, avrà luogo alle 10. Quindi, davanti al presbiterio, sono previsti i discorsi di Casanova e di monsignor Malvestiti, seguiti dalla celebrazione del Pontificale. Alle 17.30, alle Vigne, la consegna del Fanfullino d’Oro, che quest’anno la Familia Ludesana dedica ai lodigiani, e delle benemerenze civiche del Comune. Queste ultime sono state attribuite, in un’unica voce, a ‘Forze dell’Ordine e Armate e Vigili del Fuoco’, quindi ad Asst, Croce Rossa, Protezione civile, Fondazione comunitaria, per il supporto dato nei mesi duri della pandemia.
Riconoscimenti civici poi a Riccardo Geri, campione di nuoto paralimpico, Gianmaria Bellocchio, presidente dell’associazione Monsignor Quartieri, Ferruccio Pallavera, già direttore de Il Cittadino, Carlo Ferrari, funzionario ex Astem. Quattro i premi alla memoria: a Gino Cassinelli, fondatore di Num del Burgh, Ernesto Acernozzi, già ufficile di Polizia locale e consigliere comunale, Giorgio Salvarani, dirigente del Comune, don Carlo Patti, parroco a Borghetto. Non sono mancate le contestazioni sulle nomime, per l’esclusione di donne e del coordinamento Uguali Doveri. Laura De Benedetti