LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Fase 2, la cartolaia di Lodi: "Abbiamo riaperto, aiutateci a sopravvivere"

L’appello della titolare: giorni di sofferenze e di amarezza. Il cliente deve sapere che da noi può anche risparmiare

Marialuisa Rosi nel suo negozio di via Sant’Angelo

Lodi, 10 maggio 2020 - «I clienti stanno tornando, ma pochi per giorno: molta gente non sa che da lunedì le cartolibrerie hanno riaperto. E che conviene fare acquisti da noi rispetto al supemercato, non solo per salvare i negozi di vicinato ma anche per risparmiare". Marialuisa Rosi, titolare di ‘Ellebi’ in via Sant’Angelo a Lodi, ha riaperto l’attività dopo quasi due mesi di chiusura forzata per il coronavirus, tra speranza e disappunto.

"Ci hanno fatto chiudere ma hanno consentito ai supermercati di continuare a vendere la cartoleria – afferma –. La mia amarezza in tutto ciò, considerando che anche i nostri prodotti sono beni di prima necessità ma non ci è stato consentito di aprire prima come alle drogherie, è che nella grande distribuzione non c’è il risparmio come la gente crede: quadernoni venduti a 1.60 che io vendo a 1,30, 2 evidenziatori a 2.90 che io, stessa, marca, vendo a 1.30 ciascuno. Come negozi scontiamo anche la carenza di parcheggi in città. Riusciamo a sopravvivere perché vendiamo i libri coi cedolini per le elementari, abbiamo prodotti specifici per il liceo artistico e fidelizziamo il cliente. Ora spero che la gente venga, almeno per andare in pari con le spese e gli incassi zero di questi due mesi: l’alternativa è chiudere".

La cartolibreria, aperta nel 2006, si è dotata di gel, guanti, i clienti possono entrare uno alla volta: "Le prime richieste sono state stampe, specie di compiti e ricette, un servizio non da poco per il quartiere - aggiunge Rosi -. Poi l’acquisto di cose basilari come quaderni, matite, cartoncini da disegno o materiale per l’artistico".

L’incertezza del futuro riguarda le spese da sostenere e gli ordinativi: "Per il nostro settore è questo il momento degli acquisti per settembre, ma c’è incertezza. Ho cercato di onorare tutte le scadenze pregresse coi fornitori, anche senza incassi. E devo pagare le bollette e l’affitto: a qualche negoziante sono stati abbonati due mesi ma questo dipende dalle proprietà. La Tari per me, in base ai metri quadri, incide di 300 euro l’anno: non è un grosso costo ma se ce lo abbuonano ben venga. Ci vorrebbero incentivi, come scontrini detraibili per chi fa acquisti nella piccola distribuzione, oppure abbassamento delle tasse. I nostri negozi di vicinato servono anche a tener vivi i quartieri. Proprio a fine febbraio, ad esempio, stavo organizzando un evento per festeggiare Giacomo Baffelli, Leonardo Folli e Giorgia Sabbioni che coi loro disegni, esposti a Bologna, hanno vinto uno zainetto e materiale per le loro classi elementari per aver partecipato, tramite la cartoleria, al concorso ‘Racconta la natura’ promosso da Thinkreative".