CARLO D’ELIA
Cronaca

L’avversaria? Era "donna e nera". Ora è condannato

"Frasi sessiste e discriminatorie": colpevole dopo 4 anni il consigliere Di Sopra

Rosita Sali, 45 anni, originaria del Burkina Faso

Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) - «Quella frase , detta in quel contesto, mi aveva offeso e fatto riflettere: le parole hanno un peso enorme". Quella di Rosita Sali, 45 anni, originaria del Burkina Faso, a Sant’Angelo Lodigiano dal 1978, con dieci anni all’attivo in politica locale, è stata più una battaglia di principio che una questione personale. Tutto per un post scritto da Diego Di Sopra, consigliere comunale eletto in quota Lega a Sant’Angelo Lodigiano, con un passato in Forza Nuova, oggi in Fratelli d’Italia, che il 10 agosto del 2016 commentava il risultato elettorale favorevole alla sua coalizione (Lega e Forza Italia) in questo modo: "Fortuna che non ha vinto Carlin, avremmo avuto una vicesindaco donna e nera".ù

Di Sopra aveva poi cancellato il post, ma Sali, che a quelle elezioni aveva partecipato con la lista Sant’Angelo Nostra, guidata dal candidato sindaco Giuseppe Carlin, aveva fatto in tempo a salvarlo, denunciando il collega per le frasi "sessiste e di contenuto discriminatorio". Lunedì, il Tribunale di Lodi ha condannato Di Sopra per diffamazione aggravata (in primo grado) a 600 euro di multa e 3mila euro di risarcimento danni per la parte offesa. Il pm aveva chiesto l’assoluzione. "Quelle parole, dette in quel contesto, mi avevano colpito molto - commenta Rosita Sali -. Quelle offese sono arrivate da una persona con una carica pubblica. Non potevo accettarlo. Capisco la discussione politica, ma bisogna finirla con le offese". Quella di Sali è stata una lunga vicenda giudiziaria che si è trascinata per cinque anni (con due archiviazioni richieste dalla Procura).

Poi nel 2019 la richiesta di rinvio a giudizio e l’approdo della vicenda in aula. "Di Di Sopra mi interessa poco - sottolinea Sali -. Sono un’adulta, arrivata in Italia negli anni ‘70, che ha sempre lottato per emergere, per fare vedere di essere uguale agli altri. Quello che mi interessa è il rispetto della gente. Ho deciso di andare fino in fondo a questa storia per dare un esempio ai giovani. Certe frasi, che hanno la stessa carica di violenza di un atto fisico".