PAOLA ARENSI
Cronaca

Ex Linificio dismesso Al Comune 18 milioni

Salvini si è speso personalmente per indirizzare i fondi ministeriali. Soddisfatta la sindaca leghista:. "Pronti a riaprire il museo civico"

di Paola Arensi

Il Comune di Lodi riceverà 18 milioni di fondi ministeriali per il rilancio dell’ex Linificio (comprato nel 1976 per 940 milioni), in stato di abbandono da decenni. L’ente locale ha presentato un progetto che, riqualificata l’area, permetterà la riapertura del museo civico con sale espositive, spazi per convegni, eventi e aggregazione. Grazie all’impegno della Lega e di Matteo Salvini, infatti, è stato finanziato un progetto escluso a dicembre dal finanziamento.

A Lodi i progetti di riqualificazione urbana saranno quindi realizzati attingendo al fondo extra da 905 milioni ottenuto grazie al Carroccio. Salvini si è speso personalmente per sostenere la battaglia del sindaco Sara Casanova, che lamentava penalizzazioni. "Un aiuto concreto della Lega ai territori che fanno i conti anche con la crisi pandemica", commenta il partito stesso.

Grande la soddisfazione del sindaco, ovviamente leghista, Sara Casanova: "La trasformazione dell’ex Linificio in polo museale è realtà. Per la città è un momento storico: oltre 18 milioni arriveranno a Lodi per questo fondamentale progetto di rigenerazione urbana promosso dal Comune. Metteremo le basi per il rilancio di un ex sito produttivo in abbandono da decenni e per la riapertura, dopo anni, del museo civico con sale espositive, spazi per convegni, eventi, aggregazione. Ringrazio la Lega al Governo per aver ascoltato la mia voce e quella di tanti sindaci rimasti esclusi da un’opportunità irripetibile e che ora ci viene concessa con uno stanziamento di risorse straordinarie del Mef. All’impegno già messo in campo per la progettazione della nuova sede dell’archivio storico, oggi si unisce un risultato decisivo che premia il lavoro dell’Amministrazione".

Con delibera di Giunta del 3 giugno 2021 era stato approvato il documento di fattibilità relativo alla ristrutturazione, recupero e rigenerazione urbana del complesso con l’obiettivo di trasformarlo, da simbolo della produttività del territorio, a centro culturale, museale e archivistico della città. "Finanziamenti corposi per un piano di ampio respiro che aggiunge un ulteriore tassello al disegno di riconfigurazione dell’intero comparto intorno all’asse ferroviario".