LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Integratori e ansiolitici naturali: il boom di un’erboristeria di Lodi

La storia di Ilaria Miele: 25% in più di fatturato e clienti fidelizzati sui social. "Si presentano e poi mi contattano online"

Ilaria Miele all’interno del suo negozio di erboristeria Erbaluce

Lodi - Si è rimboccata le maniche sin dal primo giorno di lockdown e oggi, a un anno dall’inizio della pandemia, Ilaria Miele ha aumentato fatturato e clienti e ha coronato il sogno di trasferire il suo negozio, "Erbaluce", da un quartiere di periferia, le Fanfani a Lodi, al centro storico, in corso Vittorio Emanuele. "Alla vigilia del primo lockdown generale ho passato la notte a leggere decreti; poi la Federazione degli erboristi ci ha comunicato che la nostra categoria poteva restare aperta. Sono stata l’unica, però, ad aver fatto questa scelta, in zona, nei primi due mesi di chiusure serrate. Tenevo aperto con orari ridotti e poi facevo di persona una ventina di consegne al giorno a domicilio a Lodi e nei comuni nel raggio di una trentina di chilometri. La gente era a casa, malata, e all’epoca spesso nell’incertezza, senza tamponi. Mi sono mancate delle forniture e ho avviato protocolli con aziende specifiche, ad esempio per prodotti naturali per la tosse, integratori. Mi ritengo comunque fortunata rispetto ad altre categorie e non ho mai chiesto neppure i primi ristori da 600 euro dati a pioggia".

Quello di Miele, che gestisce l’attività in autonomia, è un esempio di competenza e resilienza: "Il fatturato? È aumentato del 25%. Ma ciò che conta, per me, è che ho accresciuto la clientela, che si è fidelizzata e con cui sono rimasta in contatto anche via Facebok e Instagram: ho un seguito di 850 persone – sottolinea –. Quando una persona chiede un consiglio cerco di avere un quadro completo: i prodotti naturali sono efficaci ma proprio per questo non sono privi di effetti collaterali. Ho scelto infatti di non sviluppare un negozio online, dove si ordina un articolo dopo aver letto qualche riga. Instauro rapporti personali, la gente torna, è il più bel segnale. Si rivolgono a me per problemi intestinali, di colesterolo, pressione alta, prima di arrivare a dover prendere farmaci, magari a vita; ma soprattutto, in questo anno di Covid, oltre ad integratori di prevenzione contro le influenze, vitaminici e antinfiammatori, mi sono stati richiesti tanti prodotti per contrastare l’ansia, per dormire. E poi per aiutare i ragazzi in casa, in Dad con ansiolitici e antidepressivi naturali: molti erano troppo agitati, avevano scambiato il giorno per la notte, avevano avuto regressioni. Oggi sono più richiesti prodotti per il "long Covid", ossia per curare gli strascichi del coronavirus dopo che si è tornati negativi, spesso dovuti a infiammazioni residue: ho messo a punto dei protocolli da utilizzare a seconda dei sintomi manifestati. Ed è arrivato un prodotto studiato per il post vaccino, utile in realtà non solo per quello del Covid, e che cura i sintomi classici come spossatezza, febbre, dolori articolari, aiutando l’organismo a riprendersi". L’unico stop Miele l’ha avuto proprio a causa del Covid-19, che ha avuto a gennaio: "È stato in forma lieve ma la gestione sanitaria è stata un disastro: ho cambiato medico. Per fortuna avevo il mio saturimetro e un minimo di competenze personali per sostenere l’organismo". Una parentesi, prima di traslocare in centro, e rilanciare.