Energia elettrica. Arretrati “salati“ per il Municipio

Il Comune di Codogno si trova a dover affrontare una maxi bolletta di oltre trecentomila euro per arretrati legati al cambio del gestore dell'energia elettrica. L'amministrazione sta cercando di ridurre l'importo e di rateizzare il pagamento per evitare sanzioni.

Energia elettrica. Arretrati “salati“ per il Municipio

Energia elettrica. Arretrati “salati“ per il Municipio

Bolletta amara per il Comune di Codogno che, con il cambio del gestore dell’energia elettrica, si è trovata a dover pagare degli “arretrati” molto salati. Il nodo è emerso giovedì sera durante l’ultima seduta di Consiglio comunale quando l’assessore al bilancio, Elena Ardemagni (nella foto), durante la trattazione dell’argomento relativo alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, ha ribadito che è stata messa messa in pagamento una maxi bolletta da oltre trecentomila euro relativa agli esercizi precedenti, emessa alla fine del contratto e del passaggio ad un nuovo operatore che ha preso in carico tutta l’illuminazione pubblica e che, in questi mesi, poserà nuove lampade led efficientando tutta la rete. Una enormità anche se il Comune ha deciso subito di attivare il pagamento per non dover incorrere a more e sanzioni che ne ingigantirebbero ulteriormente la cifra e per non rischiare di andare incontro ad un’eventuale contestazione di danno erariale. "Abbiamo chiesto ad un consulente di verificare attentamente se dobbiamo realmente corrispondere gli importi - spiega l’esponente di Giunta - nel contempo stiamo chiedendo la revisione puntando a scrivere agli enti preposti oltre che al vecchio gestore". L’obiettivo è ovviamente quello di azzerare (difficile) o almeno di ridurre la cifra da pagare, magari puntando sulla rateizzazione della maxi cifra. "Ci siamo accorti che le spese dell’illuminazione erano “tarate” su un consumo forfettario, secondo il contratto in essere, che è risultato alto rispetto all’utilizzo verosimilmente reale" ha spiegato Ardemagni. Un primo allarme era scattato alcuni mesi fa quando, per alcuni contatori del centro storico, si era scoperto che vi erano impianti non sottesi a contatore ma in capo a Pod a forfait. M.B.