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Dieci braccianti indiani arrestati in flagranza di rissa

Dieci indiani – residenti anche a Lodi – sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri per una maxi rissa...

I contadini sono accusati anche di lesioni personali e porto di oggetti atti a offendere Oggi il processo per direttissima

I contadini sono accusati anche di lesioni personali e porto di oggetti atti a offendere Oggi il processo per direttissima

Dieci indiani – residenti anche a Lodi – sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri per una maxi rissa scoppiata l’altra notte in un campo nel comune di Sorgà, in provincia di Verona. La lite, di cui si stanno accertando le ragioni, era stata segnalata al 112 da un passante. Sul posto sono intervenuti i militari della Stazione di Nogara (Verona), con il supporto del Radiomobile della Compagnia di Villafranca e delle Stazioni di Vigasio, Bovolone e Castel d’Azzano. I dieci indiani sono accusati di rissa aggravata, lesioni personali e porto di oggetti atti a offendere.

Sono tutti braccianti agricoli, regolari sul territorio nazionale, tra i 46 e i 19 anni, residenti nelle province di Lodi, Verona, Mantova e Vicenza. Dopo che l’alterco si è fatto sempre più violento, i protagonisti della mega rissa si sono affrontati utilizzando oggetti contundenti tra cui una catena e sette sbarre in ferro, sequestrate dai militari. Alcune risultavano visibilmente sporche di sangue. All’arrivo dei carabinieri, alcuni dei partecipanti alla rissa sono riusciti a fuggire nei campi circostanti. Quattro dei fermati hanno riportato lesioni di varia entità, con prognosi comprese tra i 7 e i 24 giorni, e sono stati trasporrtati agli ospedali di Legnago, Verona Borgo Trento e Villafranca di Verona.

Al termine delle operazioni d’identificazione, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, cinque braccianti indiani sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari e gli altri cinque sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza delle Compagnie dei carabinieri di Verona, Legnago e Villafranca di Verona, in attesa del processo che sarà celebrato oggi per direttissima.