
Il sindaco di Guardamiglio Giancarlo Rossetti
Guardamiglio (Lodi), 12 maggio 2025 – Azienda chiede il permesso di produrre gas tecnici compressi e liquefatti a uso industriale e medicale e organizza un’assemblea pubblica per chiarire i dubbi. All’incontro sono intervenuti Fabiano Ferrari, special projects manager di Nippon Gases, l’azienda che ha chiesto i permessi per costruire in via delle Industrie (area ex Sori), Mauro Perracino, tecnico incaricato della redazione della Valutazione ambientale strategica, Andrea Poggio, segretario di Legambiente Lodi, e il sindaco Giancarlo Rossetti.
La prima richiesta di permesso di costruire è arrivata, al Comune e al Suap (Sportello unico attività produttive), ad aprile dell’anno scorso, ma la domanda era andata incontro a un’incongruità burocratica. La richiesta era stata quindi ritirata e riformulata e ora è in corso di approvazione da parte del Suap stesso.

Cosa verrà prodotto
“A seguito della valutazione, il Comune dovrà quindi operare una variante al piano di governo del territorio, passaggio che sarà nuovamente oggetto di consultazione pubblica” ha confermato il sindaco Giancarlo Rossetti, spiegando: “All’interno di questa realtà, è prevista la produzione di gas tecnici compressi e liquefatti, a uso industriale e medicale, mediante stoccaggio di gas criogenici e liquefatti, pompaggio, compressione, travaso e riempimento in bombole, pacchi bombole o carri bombolai, nonché loro immagazzinamento per la successiva spedizione. I gas tecnici trattati sono azoto, argon, ossigeno, anidride carbonica, elio, idrogeno, acetilene, gpl e miscele”.
Stoccaggio
Rossetti ha chiarito che “si prevede il deposito di stoccaggio di recipienti mobili (bombole, pacchi e fusti in pressione) di gas compressi e liquefatti, comburenti/infiammabili/tossici, questi esclusivamente all’interno di bunker dedicati, nonché lo stoccaggio di gas tecnici industriali e medicinali: ossigeno, che arriverà in stabilimento allo stato liquefatto, tramite autocisterne, sarà stoccato in serbatoi dedicati e, dopo compressione e gassificazione, sarà inviato a destinazione”.
La partecipazione
L’incontro ha visto la partecipazione di circa 50 persone, molte delle quali lavoratori e lavoratrici delle aziende limitrofe al sito produttivo, che hanno posto diverse domande ai relatori. Per chiarire ulteriormente i dubbi rimasti, quindi, il sindaco si è fatto promotore di un nuovo incontro pubblico, che sarà calendarizzato entro giugno, in cui possano intervenire anche i professionisti tecnici che hanno redatto il Rir, ossia l’elaborato tecnico Rischio di incidenti rilevanti, per poter illustrare con maggiore precisione e da una prospettiva terza, i possibili rischi per la salute e la sicurezza.
Le “garanzie”
Rossetti ha chiarito: “È rilevante sottolineare come i gas comburenti, infiammabili o tossici, nello specifico fosfina, idrogeno seleniato e acido cloridico, non saranno trattati nello stabilimento, ma esclusivamente stoccati all’interno di un bunker dedicato, provvisto dei necessari sistemi di sicurezza, come un sistema di rilevazione dei gas, un sistema fisso di mitigazione del rilascio, mediante erogazione di acqua e la presenza di un sistema di aspirazione. Il grosso dell’attività produttiva sarà invece dedicato al trattamento di gas a uso industriale e medicale, che non presentano rischi particolari, come l’idrogeno e l’ossigeno. Il rischio legato a un rilascio di sostanza pericolosa è stato contraddistinto da una frequenza di accadimento bassa, ossia improbabile, durante la vita utile dell’installazione”.