Curva della morte di San Rocco al buio. Risposta dopo le proteste: a breve intervento Anas

In un punto pericoloso della via Emilia, nel Lodigiano, in cui sono successi molti incidenti, niente illuminazione da oltre due settimane. La comunicazione di Anas

Uno dei numerosi incidenti avvenuti a San Rocco

Uno dei numerosi incidenti avvenuti a San Rocco

San Rocco al Porto (Lodi), 16 febbraio 2023 - "Curva della morte" di San Rocco al buio da oltre 15 giorni, dopo le proteste del Comune "a breve il guasto sarà ripristinato". E’ il sindaco Matteo Delfini ad aggiornare sulla situazione che riporterebbe in sicurezza un tratto stradale del paese da sempre piuttosto critico. "Anas dice che lunedì sistemerà l’illuminazione sulla curva della morte". La protesta del primo cittadino risale a mercoledì 15 febbraio 2023. Nel 2022, per far ridurre le "corse" di chi percorre a velocità sostenuta la curva della morte di San Rocco, che si trova lungo la via Emilia, strada statale 9 ed è spesso teatro di gravi incidenti, erano state installate le bande sonore.

In particolare Anas ha posizionato due coppie di bande sonore, a sud e a nord della curva, con l’obiettivo di ridurre la velocità di transito. Questo dopo le varie richieste di aiuto dell’amministrazione comunale, arrivate anche in Prefettura. La seconda ipotesi per il futuro, che sarà concretizzata se si riscontrerà nuovamente percorrenza ad alta velocità lungo la tratta, è l’installazione di autovelox. La Prefettura di Lodi, a fine anno, si era infatti eventualmente detta disponibile ad autorizzarli.

Su questo fronte Delfini ha aggiornato: "Per il momento rimane soltanto la prima soluzione delle bande, ma adesso abbiamo un problema diverso, che riguarda l’illuminazione (e di conseguenza si lega al discorso sicurezza stradale ndr): due settimana fa circa, Anas ha eseguito un intervento in loco, mettendo un guardrail di protezione in più e da quel momento la luce è saltata. Il risultato è che, da oltre 15 giorni, la curva della morte è al buio”. E dopo le quattro mail di posta elettronica certificata spedite ad Anas, "senza ottenere risposta", come ha spiegato lo stesso Delfini, l’uscita sui giornali ha permesso di avere un riscontro. Ora si attende la risoluzione fattiva. E’ infatti indispensabile risolvere il problema della visibilità per non rischiare possibili incidenti.