
Un momento della commemorazione organizzata ieri mattina davanti al monumento
Autorità e cittadini di Casalpusterlengo, a cinque anni dallo scoppio della pandemia, si sono ritrovati ieri dalle 9.45, per un momento di preghiera, al memoriale “Sassi di memoria e comunanza“ di via Don Minzoni, il primo luogo simbolo inaugurato nel Basso Lodigiano e che ricorda le vittime del Covid. L’idea era stata suggerita dal professore e artista Ottorino Buttarelli.
"Il 21 febbraio di cinque anni fa è cambiata la nostra vita – ha esordito il sindaco Elia Delmiglio durante la commemorazione –. Il territorio, primo in Europa, ha affrontato il Covid-19, un’esperienza dolorosa e drammatica, che ha segnato profondamente l’animo della comunità. Ma le comunità hanno saputo reagire fin da subito, dimostrando coesione, resilienza, umanità e solidarietà". "Non dimenticherò mai le prime telefonate, il dolore delle persone che perdevano i propri cari, senza nemmeno salutarli, le riunioni operative, la complessità nel far capire alla cittadinanza i primi provvedimenti, l’animo gentile e generoso dei tanti volontari, lo spirito di servizio delle forze dell’ordine, di medici e personale sanitario in trincea – ha aggiunto –. Ricordi da salvaguardare e tramandare".
La commemorazione di ieri mattina a Casalpusterlengo si è conclusa al Santuario dei Cappuccini, con la musica del violinista Serafino Tedesi che, all’epoca della prima zona rossa, aveva anche suonato ai check point, per cercare allietare il momento di sofferenza dei concittadini. I poeti casalini del gruppo “La rima“ hanno invece declamato poesie. C’è stato l’alzabandiera e don Pierluigi Leva ha dato la benedizione. Tra i presenti c’erano molte persone che durante la pandemia, hanno perso i propri cari e la commozione era palpabile.