Lodi, a lezione per un’assistenza da professionisti

Sono 22 donne e due uomini gli iscritti tra Lodi e Casalpusterlengo ai due corsi gratuiti che formano operatori sociosanitari

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Lodi, 11 giugno 2022 - ​ La perdita del lavoro a causa dell’emergenza Covid e il sogno di svolgere un corso per Assistente socio-assistenziale (Asa) e poi per Operatrice socio-sanitaria (Oss), troppo cari però per chi ha una famiglia sulle spalle. Ora per Roberta Introppi la svolta: non solo la possibilità di frequentare i due corsi in modo completamente gratuito, grazie a un progetto coordinato dalla Fondazione Comunitaria, ma anche 500 euro al mese di sostegno per seguire le lezioni, fare tirocinio, ottenere la doppia abilitazione.

«Ho sempre lavorato in ufficio, poi con la crisi ho perso il posto – racconta Introppi, 48 anni, di Lodi, una figlia – In questi due anni ho svolto diverse attività, anche in ambito sociale. Volevo seguire questo corso, ma i costi erano troppo alti. Ora posso farlo: credo sia una grande opportunità". Introppi ha partecipato alla prima lezione al Cfp di Lodi mercoledì, con lei metà dei 24 iscritti. Per gli altri la formazione inizierà lunedì al Cfp di Casalpusterlengo.

Per tutti l’obiettivo è trovare un lavoro in una Rsa o un ospedale, dove queste figure sono sempre molto richieste, ma anche solo ottenere una certificazione per lavorare in proprio, una volta verificate le opportunità offerte dal mercato del lavoro con le certificazioni in mano. "Da diversi anni se guo persone anziane – racconta Francesca Gorini, 42 anni, di Tavazzano – E adesso ho voglia di aggiungere un po’ di competenze teoriche a quelle pratiche che ho già acquisito".

Lo stesso obiettivo di Sihem, 41enne tunisino, che abita a Lodi da quattro anni: "Per me è importante avere questo diploma. Voglio un futuro migliore nel lavoro e spero in questo modo di ottenerlo". "Ho quattro figli tra i 10 e i 22 anni e voglio riqualificarmi, trovare la mia strada nel lavoro – rimarca Katy, 42enne del Senegal, residente a Lodi da quattro anni – Mi ha ispirato mia figlia, che sta studiando da operatrice socio-sanitaria all’istituto Einaudi". "Tante sono donne separate con figli che vedono il corso come un momento di riscatto personale, una ricerca di autonomia", sottolinea la tutor Greta Borsani.

Tra queste Delmy Casco, 48enne di El Salvador. Ora che le sue due figlie hanno 26 e 19 anni, intende crearsi una carriera, specializzandosi nell’assistenza di anziani e disabili, che le ha consentito di inserirsi meglio, una volta giunta a Lodi, quattro anni fa. Nella classe del Cfp di Lodi ci sono anche due peruviane, arrivate in Italia quando erano ragazzine. Cinthia Salvador, 39 anni, ha frequentato le Superiori a Lodi, poi ha dovuto mettersi subito a lavorare: ora vuole studiare per migliore la propria condizione. Jennifer Losana, 42 anni, aveva sempre sognato di diventare infermiera e ora che i figli sono cresciuti ha deciso di "dedicarsi a sé stessa e qualificarsi".

La più giovane è Chiara Daccò, 19 anni, che ha finito il corso socio-sanitario all’Einaudi lo scorso anno ed è volontaria della Caritas a Massalengo. L’unico uomo in aula mercoledì era Pietro Bonaldi, 52enne di Lodi, che insegna italiano al Cpia (istruzione degli adulti) ed è impegnato nel sociale: "Per 15 anni ho badato a mio padre malato, ritengo importante formarmi per continuare a farlo anche con altri".