Coronavirus, i dati tornano a preoccupare l’ex zona rossa

Il trend positivo che si era registrato giovedì non è più stato confermato. A Fombio e Maleo gli ammalati erano addirittura diminuiti

Un operatore sanitario in azione nel Basso Lodigiano

Un operatore sanitario in azione nel Basso Lodigiano

Codogno (Lodi), 15 marzo 2020 - Il rallentamento non è stato confermato. Purtroppo i dati resi noti ieri relativi al numero di contagiati della ex “zona rossa” e in tutto il Lodigiano evidenziano una tendenza che fa capire quanto sia ancora lontano il momento di cantare vittoria e di abbassare la guardia. Occorre invece perseverare nel mantenere i comportamenti indicati da medici, esperti e autorità e che si riassumono in quel "uscire di casa solo se strettamente necessario". In base ai dati resi noti ieri, venerdì le persone cui, in provincia di Lodi, è stato diagnosticato il coronavirus erano 1.276 ben 143 in più nel giro di ventiquattro ore. Un balzo all’insù che è una vera doccia fredda per il territorio dopo che nelle giornate precedenti ci si era affidati ai numeri per risollevare un po’ gli animi e vedere un po’ di azzurro all’orizzonte. Tra mercoledì è giovedì infatti l’aumento, sempre nei 61 centri della provincia era stato solo di dieci unità (passando da 1.123 a 1.133) e nelle 24 ore predenti invece il saldo (tra infettati e guariti) indicava un +88, passando da 1035 a 1.123.

Codogno, Castiglione d’Adda, ma anche Casalpusterlengo e gli altri sette centri che erano stati inseriti nella zona rossa, in base ai dati diffusi venerdì, erano riusciti ad arrivare preccochè alla quota “zero“. Codogno ad esempio che il 2 marzo scorso aveva 74 residenti positivi e nei giorni successivi aveva fatto registrare una crescita vertiginosa (114 casi il 4 marzo, 149 il 6 marzo, 170 l’8 marzo) si era poi attestato sui 189 del 10 marzo, sui 198 dell’11, sui 208 del 12 e sui 209 del 13. Con una curva che si è andata quindi progressivamente riducendo. Castiglione d’Adda poi, altro comune “focolaio” è passato dai 101 casi del 2 marzo ai 144 dell’11 marzo e ai 147 del 12 che si erano poi confermati il giorno successivo, senza alcun incremento quindi. Crescita zero c’era stata giovedì anche a Casalpusterlngo con il saldo dei contagiati ingessato a quota 123. E così anche a Somaglia (23) e San Fiorano (22). Ancora meglio era andata per Fombio e Maleo passati rispettivamente dai 27 e 36 positivi del 12 marzo ai 26 e 35 del giorno dopo con una regressione quindi di una unità. Sempre restando in ex “zona rossa” Castelgerundo era stabile a 24 e Terranova de’ Passerini a 6. Passando all’ex “zona arancione“ lodigiana il capoluogo da 157 contagiati era passata a 160, Sant’Angelo Lodigiano ferma a 16, San Rocco al Porto era cresciuta da 25 a 25, Corno Giovine confermava i 15 infetti, Meleti gli 11, Turano i 10, Ospedaletto i 9, Corno Giovine i 15 e Guardamiglio i 16.