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Cornegliano, favori al concorso per agente: chiesti 4 anni per l’ex comandante

Germanà Ballarino è accusato di aver suggerito le domande all’amica. Martedì atteso il verdetto

Fabio Germanà Ballarino, l'ex comandante a giudizio

Lodi, 18 gennaio 2024 – Il pubblico ministero Giulia Aragno ha chiesto quattro anni di carcere per l’ex comandante della polizia locale di Lodi Fabio Germanà Ballarino. L’imputato, 59 anni, cremonese, aveva guidato la sede di via Cadamosto dal 2017 all’ottobre 2021 e deve rispondere delle accuse di falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio.

In particolare deve rispondere dell’ipotesi di avere rivelato in anticipo a una candidata sua amica, le risposte di alcune prove per il concorso per un agente di polizia locale bandito nell’autunno del 2020 dal Comune di Cornegliano Laudense. Secondo l’accusa, l’avrebbe anche favorita in un concorso organizzato nel maggio 2021 per l’assunzione di un agente della polizia provinciale che poi fu annullato.

Ad essere favorita sarebbe stata G.F., oggi 39enne pure lei alla sbarra. L’ultima udienza è andata in scena martedì pomeriggio in tribunale a Lodi. Entrambi gli imputati sono difesi dall’avvocato Massimiliano Cortellazzi di Cremona. Le indagini della finanza avevano preso il via qualche settimana dopo il concorso di Cornegliano vinto dalla candidata G.F.. Germanà Ballarino era un componente della commissione d’esame.

Ad avanzare i primi sospetti era stato un altro commissario rimasto stupito dalla bravura della candidata e che aveva poi appreso casualmente, da colleghi, che la donna era stata vista più volte con il comandante Germanà Ballarino. Tra i due, era stato ricostruito, c’erano stati un migliaio di contatti telefonici nei nove mesi precedenti il concorso di Cornegliano. Inoltre avevano trascorso insieme una settimana di vacanza. Nonostante tutto ciò l’ex comandante aveva dichiarato al Comune di Cornegliano di non essere incompatibile con i candidati. Da qui l’accusa di falso ideologico.

Nell’aula del tribunale di Lodi, martedì, i due imputati hanno ridimensionato i fatti e negato di avere commesso illeciti. Germanà Ballarino ha affermato che la relazione con la donna non era stabile e che lei l’aveva anche bloccato sul cellulare. Ha negato inoltre di averle suggerito in anticipo domande e di averle al massimo suggerito come prepararsi alla prova. Anche G.F., davanti al collegio penale presieduto da Angelo Gin Tibaldi, ha ribadito di non essere stata aiutata e che non aveva una relazione con il comandante. La donna, adesso, da circa tre mesi assunta come vigile dal Comune di Lodi, dopo aver vinto un concorso, con altri due nuovi agenti. La pm Aragno per lei, accusata di utilizzazione di segreto d’ufficio, ha chiesto 3 anni di condanna. Il verdetto di primo grado è atteso martedì.