PAOLA ARENSI
Cronaca

Stazioni più sicure nel Lodigiano: ok a un aumento dei controlli, Comuni chiamati a coordinarsi

Vertice in prefettura alla presenza di sindaci del territorio, esponenti delle forze dell’ordine, dirigenti delle aziende ferroviarie. Ha partecipato anche l’assessore regionale Romano La Russa

Polizia alla stazione (Archivio)

Polizia alla stazione (Archivio)

Lodi, 17 gennaio 2025 – Reati e degrado nelle stazioni ferroviarie, al tavolo anche l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Romano La Russa. Lo ha accolto ieri, giovedì 16 gennaio, il prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata. Sono state condivise le informazioni riguardanti l’accordo per la sicurezza integrata nelle aree delle stazioni ferroviarie. Sottoscritto nel 2019, e rinnovato nel 2022 per un ulteriore triennio, tra il Ministero dell’Interno, Regione Lombardia e Anci Lombardia, favorisce progetti e modalità operative da attuare in collaborazione tra le forze dell’ordine e le Polizie locali, anche nell’ambito delle aree adiacenti alle stazioni ferroviarie. E il Lodigiano si fa trovare disponibile ad aderire all’impegno.

Hanno partecipato al tavolo i rappresentanti di Rete ferroviaria italiana e Trenord, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria Lombardia e i sindaci dei Comuni di Codogno, Casalpusterlengo, Ospedaletto Lodigiano, Santo Stefano Lodigiano e Tavazzano con Villavesco. Presente anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Lodi.

Le istituzioni locali hanno colto l’occasione per parlare del degrado e degli investimenti che si stanno facendo negli scali del Lodigiano. L’assessore La Russa ha ribadito: “Regione Lombardia mette a disposizione risorse finanziarie dedicate per l’implementazione delle attività delle Polizie locali”. E c’è anche la possibilità di creare un coordinamento tra Comuni, tramite l’individuazione di un “Comune capofila”, che potrà fungere da collettore delle diverse tematiche operative e punto di riferimento istituzionale per contatti più agevoli e diretti.

La ricetta per aumentare la sicurezza prevede servizi interforze, con la partecipazione di specialisti e della Polizia locale, ma anche l’attivazione di intese con Rfi per l’utilizzo di spazi nelle stazioni. Per rispondere alle esigenze di sicurezza urbana, particolarmente avvertite nelle aree limitrofe alle stazioni, i sindaci hanno anche a disposizione la misura del daspo urbano.

Ora anche gli altri Comuni potrebbero sfruttare questo strumento che, per poter essere utilizzato, deve essere inserito nel regolamento di polizia urbana. “È un’intesa – evidenzia il prefetto – che testimonia l’importanza del lavoro di squadra e che vede impegnati tutti i principali attori della sicurezza e che nel suo declinarsi, inviterà anche le realtà sociali dei vari territori a fornire il proprio contributo”.