
Lodi, 9 novembre 2021 - Per quasi cento anni è stato l’icona della Lodi agricola, punto di riferimento della Bassa Lombardia. Il silos grani dell’ex Consorzio agrario di via Abate Anelli è stato quasi del tutto abbattuto a colpi di ruspa (l’intervento sarà concluso entro la prossima settimana) insieme al capannone centrale e al magazzino. La fine definitiva di uno spazio che per anni è stato il simbolo della città, ben prima dell’era della Popolare di Lodi (che aveva il suo quartier generale a due passi dall’ex Consorzio). La fine di una struttura realizzata nel 1927 e che ora andrà a fare spazio al nuovo supermercato che nel giro di un anno sorgerà a due passi dalla stazione ferroviaria. Un intervento molto discusso, soprattutto dal coordinamento Lodi vivibile che in città si sta battendo per chiedere al Comune di fermare un intervento che andrà a cambiare "in peggio" la città.
A preoccupare sono anche gli interventi viabilistici che puntano a realizzare due rotatorie per gestire il traffico che sicuramente aumenterà con l’apertura del supermercato. Per fermare il via ai lavori, e il conseguente taglio di alcuni alberi su viale Dante (dove verrà realizzata una delle rotatorie), il coordinamento ha presentato un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva, che verrà discusso il 23 novembre. Un eventuale accoglimento del Tribunale amministrativo regionale rischia di stoppare la partenza delle opere. In pratica per il coordinamento, che contesta il piano della società Aep, approvato dal Comune, sarebbero state "elaborate soluzioni viabilistiche e di riorganizzazione generale di un pezzo importante del capoluogo provinciale intorno alla esigenza/ambizione, legittima ovviamente, del privato, ma non prevalente sugli interessi pubblici che il Comune deve curare e soddisfare". In attesa del verdetto del Tar, i cittadini di Lodi vivibile sono pronti a scendere in strada.
Domenica dalle 10.30 alle 12.30 è previsto un presidio all’incrocio tra viale Dante e via Vignati per difendere i 5 tigli e gli altri 4 alberi lungo dello storico filare che porta dalla stazione a piazza Castello. Iniziativa che continuerà anche il 15 novembre quando il Comune ha già annunciato di voler aprire i cantieri della rotatoria. "Il traffico di auto e camion, scellerata scelta, passerà anche dal centro di Lodi, davanti alle scuole, intralciando l’accessibilità della stazione", è l’allarme lanciato da Lodi vivibile che chiede di fermare i lavori.