Consiglio comunale secretato a Lodi, l'opposizione sul piede di guerra

L’attesissima seduta sul selfie del sindaco e sui decessi alla casa di riposo potrebbe non essere pubblica

Tra i più agguerriti c’è il consigliere comunale Francesco Milanesi di Lodi civica

Tra i più agguerriti c’è il consigliere comunale Francesco Milanesi di Lodi civica

Lodi, 5 maggio 2020 - All’ordine del giorno nella seduta di venerdì ci sono i due temi più caldi delle ultime settimane: il caso del selfie al Parco tecnologico del sindaco Sara Casanova e soprattutto la relazione del presidente della Fondazione Santa Chiara, Corrado Sancilio, sui 62 decessi per coronavirus nella casa di riposo di Lodi. Un Consiglio comunale importante, che rischia però di essere secretato. Il presidente del Consiglio comunale Eugenio Cerri ha infatti informato i consiglieri della possibilità di ricorrere all’articolo 41 che prevede la possibilità rendere segreta la seduta.

La proposta, da mettere ai voti in aula, deve partire da almeno tre consiglieri comunali, poi la decisione verrà presa a maggioranza. Polemiche dall’opposizione (Pd, Gendarini sindaco, Movimento 5 stelle, Lodi al centro, Lodi civica e 110&Lodi) che chiedono garanzie all’amministrazione comunale su una seduta consiliare "pubblica e trasparente".

«Il presidente ha inserito un richiamo alla seduta segreta che in nessuna altra convocazione è mai apparso - spiega il consigliere Francesco Milanesi di Lodi civica -. Lodi ha diritto di sapere e di partecipare al consiglio senza dover subire tagli o censure decise da questa Amministrazione. Invitiamo i cittadini a seguire in streaming il prossimo Consiglio, auspicando che questo diritto non venga loro negato da una giunta allo sbando".

Il Movimento 5 stelle ha inviato ieri una richiesta di chiarimenti al presidente del Consiglio comunale Eugenio Cerri. «Per quale motivo la città non hanno diritto di sapere cos’è successo nei momenti più bui di Santa Chiara durante i quali sono morte più di 60 persone? Se è stato fatto tutto il possibile non ha senso porre il segreto - dice il consigliere Massimo Casiraghi del M5s -. I cittadini hanno diritto di sapere come mai loro vengono multati se fanno una festa e la sindaca no. Hanno diritto di sentire quali giustificazioni la sindaca darà per sminuire un comportamento incosciente e irrispettoso".