
L’assessore comunale Severino Giovannini crede nella validità del nuovo progetto
Codogno (Lodi), 2 luglio 2020 - Svolta green del Comune che punta a tornare in possesso degli oltre 1700 pali dell’illuminazione pubblica, ad oggi di proprietà di Enel Sole, e di virarverso un futuro dove un maggior risparmio ed efficientamento dei servizi siano gli obiettivi finali. Martedì sera in consiglio comunale la votazione dell’avvio del procedimento per il riscatto dei manufatti ha, concretamente, acceso disco verde all’iniziativa che già da mesi era sul tavolo degli amministratori. Era stato l’allora presidente di Asm Gianni Molinari a stringere sul progetto (era in ballo un accordo da definire con una società cremonese), poi finito in stallo.
«Ad oggi ce ne sono circa 500 di proprietà comunale mentre sono 1730 quelli che appartengono ad Enel Sole e che puntiamo ad acquisire - spiega l’assessore Severino Giovannini. Come in altre realtà comunali, anche Codogno spinge sull’acceleratore per poter arrivare all’affidamento a una nuova società concessionaria (in house o una società pubblico- privato) che effettui l’investimento sui corpi iluminanti. Addio, dunque, alle lampade che generano poca luce e sprecano tanta energia.
«Oggi il consumo di energia è di un milione di 750 mila kilowatt e solo per l’illuminazione pubblica, la bolletta per il Comune è di 350 mila euro all’anno - spiega Giovannini - Con il nuovo progetto puntiamo a risparmiare almeno il 70 per cento, garantendo un servizio migliore". Infatti, molto probabilmente gli indirizzi che darà l’esecutivo al nuovo soggetto concessionario saranno improntati alla multifunzionalità: i pali diventeranno “intelligenti” e la diffusione luminosa, in certe ore notturne e in alcune zone della città, potrà essere regolata a seconda dell’intensità del traffico. Ma sui manufatti potranno anche spuntare telecamere o sistemi di rilevamento del traffico. Il Comune, in questa prima fase, pagherà 15 euro, Iva esclusa, per ogni palo all’attuale concessionario per il riscatto e un indennizzo fino al 2024, anno in cui scade la convenzione di gestione e manutenzione degli impianti.