Cinghiali in A1, il sindaco: "Era una tragedia evitabile"

Il primo cittadino di San Fiorano monitora da tempo la presenza degli animali

Il primo cittadino di San Fiorano, Mario Ghidelli

Il primo cittadino di San Fiorano, Mario Ghidelli

San Fiorano (Lodi),4 gennaio 2019 - «Tutti sapevano dei rischi per il territorio, per questo sono convinto che è un dramma che si sarebbe potuto evitare». Il sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli, che da tempo tiene monitorata la presenza di cinghiali nel Basso Lodigiano, è amareggiato. Per il primo cittadino il gravissimo incidente di ieri alle 4 del mattino che ha coinvolto tre auto, è costato la vita a un 28enne polacco e che ha causato dieci feriti di cui due gravi) dopo l’impatto con un branco di cinghiali che improvvisamente ha attraversato la carreggiata sud della Milano-Napoli all’altezza di Borghetto Lodigiano, si sarebbe potuto evitare con un piano di contenimento approvato dalla Regione.

Negli ultimi mesi infatti incidenti e avvistamenti si erano verificati in maniera sempre più costante, con esemplari fino a 100 chili che hanno impattato contro auto sulle strade provinciali. «Al momento solo Maleo ha ottenuto il via libera straordinario all’abbattimento di cinghiali – spiega il sindaco di San Fiorano, Mario Ghidelli –. Solo dopo segnalazioni, e aver contattato la polizia provinciale, è possibile sparare a questi animali che negli ultimi mesi hanno creato enormi difficoltà ai cittadini. Ma è chiaro che non può bastare. I cinghiali continuano a muoversi liberamente sul nostro territorio. Possiamo trovarli a Maleo, a San Fiorano, a Borghetto. Bisogna fermarli. Sono convinto che siamo davanti a una tragedia che si sarebbe potuto evitare». A Maleo nei giorni scorsi si è svolta una prima battuta di caccia. In pieno giorno è stato avvistato e abbattuto un esemplare maschio di circa 50 chili.

Attento ai temi della sicurezza e dell’ambiente, Ghidelli combatte da tempo perchè Regione Lombardia autorizzi squadre di cacciatori abilitati al contenimento dei cinghiali prima che sia troppo tardi e dilaghino in maniera incontrollata. Una proposta rimasta finora ferma, mentre una delibera di Regione Lombardia approvata a giugno consente agli agricoltori provvisti di regolare licenza di abbattere i cinghiali tutto l’anno. Per permettere a tutti i Comuni di intervenire nella caccia ai cinghiali selvatici è necessaria la modifica alla legge 157, quella sulla caccia, da parte del Parlamento. «Aspettiamo dal Governo il via libera alla Regione per permettere a tutti i Comuni di poter pianificare un intervento di abbattimento dei cinghiali nel Lodigiano – dice il primo cittadino del Basso Lodigiano –. Bisogna modificare la legge 157, quella sulla caccia, in modo da legalizzare il piano di contenimento. Lancio un appello ai nostri parlamentari: spero che deputati e senatori lodigiani possano dare una svolta a questa emergenza per riuscire a riportare in Parlamento la discussione sul tema».