Ciclisti in presidio contro la revisione del codice stradale

Presidio di Fiab Ciclodi contro la revisione del codice della strada proposta da Salvini. Mobilitazione nazionale per difendere autonomie locali e promuovere una visione urbana sostenibile.

Ciclisti in presidio contro la revisione del codice stradale

Ciclisti in presidio contro la revisione del codice stradale

Presidio di Fiab Ciclodi in piazza della Vittoria, ieri mattina contro la revisione del codice della strada proposta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. La mobilitazione è stata organizzata da un comitato da 10 associazioni nazionali e ha coinvolto le principali città italiane. Fiab-Lodi Ciclodi, con un gazebo, ha informato i cittadini dei problemi della riforma, "Per noi questi cambiamenti sono passi indietro rispetto al codice approvato nel 2020 – ha spiegato Giuseppe Mancini, presidente Fiab-Lodi –. Si propongono modifiche che diminuirebbero le autonomie locali, perché i sindaci saranno limitati rispetto ad alcune situazioni, esempio Ztl e zone pedonali. Poi c’è un aumento severo di pene, ma poca e scarsa attenzione alla prevenzione. Tutte scelte che si allontanano dall’idea di città 2030 a cui si deve puntare. Noi a Lodi vorremmo una città a 30 km/h. Lodi può anche essere un modello, visto che è a misura d’uomo e in cui la bicicletta ha un ruolo centrale, un modello di comunità meno auto-centrica". L.P.