Chef morto a New York: è il giorno del verdetto

Casalpusterlengo, la 43enne escort italo-canadese Angelina Barini che si è dichiarata colpevole rischia una pena che va dai 20 anni all’ergastolo

Andrea Zamperoni aveva 33 anni

Andrea Zamperoni aveva 33 anni

Casalpusterlengo (Lodi) - La sentenza è attesa oggi. La corte federale di Brooklyn si riunirà questa mattina a New York (primo pomeriggio in Italia) per l’udienza conclusiva del processo sulla morte del 33enne Andrea Zamperoni, lo chef di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo, che lavorava al Cipriani Dolci di New York. In aula ci saranno la mantide Angelina Barini, escort italo-canadese di 43 anni accusata di aver somministrato con l’inganno il 18 agosto 2019 una dose di fentanyl e di Gbl (la droga dello stupro) al promettente chef lodigiano, uccidendolo in poche ore, e il pusher Leslie Lescano. Barini, che ha raggiunto un accordo sul patteggiamento con il procuratore americano (formula che negli Stati Uniti è possibile anche per i reati più gravi), dopo che ad agosto si era dichiarata colpevole della morte di Zamperoni e di altre due persone, rischia una pena tra 20 anni e l’ergastolo. Lescano, che è in carcere dallo scorso febbraio, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, rischia una pena meno pesante.

Quella della coppia diabolica e della morte dello chef lodigiano è una vicenda che ha fatto molto discutere negli Stati Uniti. E che è vicina alla conclusione. Secondo le prove raccolte dall’ Fbi, il 18 agosto 2019, giorno della scomparsa di Zamperoni, Lescano e Barini si erano recati insieme in un motel del Queens, poi lei era uscita tornando poco prima delle 5 del mattino con lo chef mentre lui era rimasto nascosto nel bagno. Dopo che il cuoco aveva perso i sensi sul pavimento, Lescano aveva preso la sua carta di credito ed era andato in un market a comprare alcuni oggetti e cibo per Barini. Poi si era diretto al casinò, dove aveva cercato di prelevare i soldi dalla carta di credito dello chef. Nel frattempo, il corpo di Zamperoni era ancora nella stanza del motel. Fino al 21 agosto 2019 quando gli agenti avevano bussato alla porta di Barini sentendo "un forte odore di cadavere misto a incenso". Ma la Barini, tra luglio e agosto del 2019, avrebbe anche fornito narcotici ad altre vittime mentre si prostituiva.