
Tra i dipendenti della Bcc Centropadana c’è grande tensione. Il piano di riorganizzazione della banca di corso Roma prevede il “taglio“ di 31 lavoratori entro i prossimi mesi. Una situazione esplosiva legata anche alla cessione di 13 filiali e di oltre 60 dipendenti di sedi tra Emilia Romagna e Piemonte. Ad acquisire sedi e sportelli saranno Bcc di Milano (la sede di Milano in piazza Affari, entro l’8 febbraio), Credito Padano (1 filiale e 5 dipendenti entro l’8 marzo), Banca d’Alba (2 agenzie e 5 dipendenti entro il quarto trimestre 2021) ed EmilBanca (9 filiali e 44 dipendenti entro il quarto trimestre 2021). Sugli esuberi i sindacati sono pronti a dare battaglia. La Centropadana è la Bcc più grande della provincia di Lodi (48 sportelli, 341 dipendenti e 18.500 soci). Il 13 gennaio (mercoledì) a Milano è fissato l’avvio del confronto tra Bcc Centropadana e i sindacati sul piano di riorganizzazione che l’istituto di credito lodigiano ha presentato in sinergia con la capogruppo Iccrea Banca con l’obiettivo di approdare a un accordo.
Il sindacato Fabi, in vista dell’incontro, chiede con forza la tutela dei lavoratori. "Chiediamo buonsenso da parte di tutti - dice il coordinatore di Fabi Lodi, Ettore Necchi (nella foto) -. Non è giusto che siano i lavoratori a pagare le scelte sbagliate degli scorsi anni. In questi anni non abbiamo visto un piano di rilancio. Se è necessario intervenire sui costi si agisca sul contenimento di quelli non strategici e non sui dipendenti". Un altro aspetto riguarda invece la fusione tra Bcc Centropadana e Bcc di Borghetto. Su questo servirà il voto dei soci durante l’assemblea che dovrà tenersi entro giugno. Carlo D’Elia