
L’opera attesa da anni potrà risolvere gli ingorghi lungo il tratto lodigiano della via Emilia L’infrastruttura sarà lunga ottanta metri e alta cinque
È un po’ come se fosse il “ponte sullo stretto“ per Lodi, opera attesa da anni che potrebbe risolvere il nodo del traffico nella zona della Faustina, lungo il tratto di via Emilia a Lodi: il cavalcavia per cui a gennaio è stato presentato il progetto dal costo di diverse decine di milioni, secondo il contratto di programma tra Anas e ministero delle Infrastrutture e Trasporti, approvato dal Cipess che aveva stanziato la prima tranche da venti milioni, e che permetterà di eliminare gli ingorghi lungo i circa ottanta metri di manufatto, alto cinque metri. Nei giorni scorsi Anas, in qualità di ente espropriante, ha iniziato il procedimento per porre il vincolo preordinato all’esproprio relativamente alle aree interessate all’intervento.
Un passo in avanti ulteriore rispetto a quello di alcune settimane fa, quando era stato deciso che per il progetto non servirà la Valutazione di impatto ambientale, circostanza che velocizzerà l’iter, mentre il budget iniziale è aumentato fino a a poco più di 40 milioni. Per l’autunno è prevista l’indizione della Conferenza dei servizi per la definizione della progettazione mentre, quando i lavori saranno ai nastri di partenza, il cantiere dovrebbe durare 732 giorni, all’incirca due anni, con la circolazione stradale che non sarà mai interrotta.
Mario Borra