
Uno dei crolli della cattedrale vegetale
Lodi, 6 aprile 2019 - «La cattedrale vegetale è irrimedialmente danneggiata: prima affideremo l’incarico ad un legale, perché ci dica come muoverci e valuti un’azione giudiziale o stragiudiziale in qualsiasi sede. Poi abbatteremo le ultime 28 colonne delle 108 iniziali, anche se non sappiamo ancora come e quando. Infine vogliamo riaprire la ciclabile senza realizzare bretelline e buttare via altri soldi». Sara Casanova e Lorenzo Maggi, sindaco e vice, hanno annunciato di aver approvato ieri un atto di giunta per la nomina di un consulente legale, stanziando 7mila euro. «Si tratta di un incarico ad ampio spettro per accertare le responsabilità dei crolli avvenuti dopo solo 2 anni di vita dell’opera di Giuliano Mauri», ha sottolineato Sara Casanova, ricordando che la cattedrale, progettata per Expo ma in realtà realizzata tra maggio e ottobre 2016, inaugurata nell’aprile 2017, è stata transennata nell’ottobre 2018 a causa dei cedimenti.
«Ci sono responsabilità politiche molto chiare dei precedenti amministratori, alcuni dei quali ancora in Consiglio – ha commentato Maggi – Hanno il merito di aver creduto in quest’opera, che ha caratterizzato la nostra città e dove la scorsa estate (dopo l’installazione, a luglio, dei fari, al costo di 38 mila euro, ndr) si sono tenuti due eventi con un migliaio di persone. Ma non hanno presidiato le fasi di costruzione». L'associazione Giuliano Mauri, guidata dagli eredi dell’artista, avevano però lamentato la mancanza di dialogo anche con questa giunta, sostenendo già a ottobre, quando si era scoperto che un fungo minava le colonne, che non erano stati effettuati i trattamenti previsti: «La prima cattedrale vegetale, Arte Sella a Borgo Valsugana, che ora ha 17 anni e fa 185mila visitatori paganti l’anno, ebbe un naturale cedimento iniziale ma la manutenzione fu costante», aveva detto la figlia, Simona Mauri. «Sono convinta che di responsabilità non ne abbiamo», ha replicato Casanova.
«La perizia che abbiamo fatto effettuare ad ottobre parla di problemi strutturali per cui fisiologicamente l’esito non poteva che essere il cedimento, anche se poi ci sono stati eventi climatici impattanti», ha aggiunto Maggi. La cattedrale è costata 279mila euro (125mila della Regione), il Comune ha concesso il terreno. Ma la progettazione e la cura del cantiere sono stati in parte effettuati dall’Ufficio tecnico comunale: «Se qualcuno ha fatto qualcosa male o non l’ha fatto dovrà risponderne», rimarca il vicesindaco. Mercoledì alle 21 in sala Granata la famiglia Mauri racconterà la propria storia.