MARIO BORRA
Cronaca

Castiglione d'Adda, spunta una tartaruga azzannatrice

Pericolosa anche per l’uomo, è stata sequestrata

La tartaruga che molto probabilmente qualcuno ha abbandonato

Castiglione d'Adda (Lodi), 6 aprile 2018 - Un raro esemplare di testuggine azzannatrice è stata sequestrata dai Carabinieri Forestali di Lodi dopo che ignoti l’avevano abbandonata in un fosso a Castiglione d’Adda. La «chelydra serpentina», originaria del Nord America e, quindi, sicuramente importata illegalmente nel territorio nazionale, è una specie selvatica che non può essere detenuta nè commercializzata in quanto costituisce pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Le forze dell’ordine, che hanno depositato gli atti presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi, stanno indagando per il reato di abbandono di animale nonché per la violazione della normativa inerente la detenzione di animali pericolosi. La testuggine è stata rinvenuta, durante dei lavori idraulici, nei pressi del corso d’acqua «Spagna» a Castiglione d’Adda.

L'animale, recuperato e consegnato per le prime cure ad un ambulatorio veterinario, ha un peso di 8,5 chilogrammi ed una lunghezza di 35 centimetri ( il suo carapace può raggiungere anche i 48 centimetri). E’ privo di microchip identificativo e si trova in buone condizioni di salute e di nutrizione, nonostante sia in condizione di fine letargo. A causa della sua elevata aggressività (può sferrare morsi le cui movenze ricordano quelle di un serpente), la testuggine azzannatrice costituisce pericolo anche per l’uomo e sarà quindi affidata ad un centro idoneo alla detenzione.

I Carabinieri Forestali stanno effettuando accertamenti per individuare i responsabili dell’abbandono: resta infatti da capire chi possa averla avuta a disposizione e come sia arrivata fino nella Bassa. Infatti, si tratta di una tartaruga che vive nell’acqua e che si ciba di crostacei, pesci, piccoli uccelli e mammiferi. Nel contempo, le forze dell’ordine invitano a non alimentare questo fenomeno che arricchisce commercianti senza scrupoli a danno degli animali e, nel caso delle specie pericolose, mette a rischio la collettività. Quello di Castiglione d’Adda non l’unico ritrovamento della «chelydra serpentina» avvenuto in Italia negli ultimi anni: sono almeno una decina gli esemplari recuperati dal 2009 ad oggi.