
La presentazione del progetto a Caselle Landi
Caselle Landi (Lodi), 22 aprile 2023 – Non sempre, oggi, diventare genitori è semplice. E alcune situazioni rischiano di portare al maltrattamento per i piccolissimi. Nel Basso Lodigiano nasce quindi un progetto in rete, per educare e per garantire pratiche di reciprocità e protezione. Si chiama Nakaté ed è stato presentato al teatro comunale di Caselle Landi. L’ente capofila è la cooperativa sociale di Casalpusterlengo “Emmanuele”, che lavora in collaborazione con diversi patner: Associazione Le Stanze di Igor. Cooperativa Interazioni, Comune di Caselle Landi, Comune di Casalpusterlengo, ASP Azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano.
Per il suo profondo valore, il progetto gode del finanziamento di Impresa Sociale con i bambini e permetterà l’attivazione di attività utili a far vivere serenamente alle famiglie i primi anni con i propri figli e l’attesa della nascita. Il progetto parte dalla convinzione che l’attenzione al periodo prenatale e perinatale sia elemento centrale per il supporto al legame primario e per l’individuazione precoce dei fattori di vulnerabilità. “Lavoriamo per prevenire situazioni di disagio, intercettando precocemente fattori di rischio del maltrattamento e individuando fattori di protezione. Ma anche facendo incontrare, per uno scambio di esperienze e momenti ludici, famiglie che condividono lo stesso periodo della vita – spiegano i promotori –. Il tutto stimolando la cultura della cura dell’attenzione, la relazione di cura e fornendo servizi e attività a supporto del ruolo genitoriale” spiegano i promotori.
La parola d’ordine è “fare rete”. Ed è per questo che le varie realtà del territorio si sono messe in gioco per portare avanti il progetto. Le famiglie possono quindi trovare risposte in percorsi definiti che spaziano tra diverse esigenze. C’è “Con cura”, un corso di preparazione e accompagnamento al momento della nascita, per imparare come affrontare il parto (previsto al Consultorio Il mandorlo di Casalpusterlengo). Ci sono le home visiting, con visite a domicilio, per 9 mesi, per guidare il genitore nella cura del figlio. Poi c’è il percorso “Da due al mondo” del gruppo di Auto mutuo aiuto, uno spazio, sempre al Consultorio, lasciato ai genitori e ai bambini per incontrarsi e condividere le esperienze di neogenitori.
Si aggiungono il gruppo pesata e lo spazio crescita, al Consultorio e nello spazio zero-tre anni di Caselle Landi. Così come il gruppo massaggio infantile, nelle stesse due sedi e l’ora del tè, laboratori pomeridiani sul gioco per bambini dagli zero ai tre anni, anche qui con doppia sede. L’ultima parte del progetto è “Un mondo che educa” e include uno spazio gioco per piccoli fino a tre anni, nonni e genitori, a Casalpusterlengo, per favorire l’interazione. C’è anche un co-work alla cooperativa “Emmanuele”, con postazioni di lavoro da remoto per genitori che lavorano, che sarebbero quindi aiutati, nella cura dei figli, da operatori. Si aggiungono spazio gioco fino a tre anni nelle sedi di Caselle e Casalpusterlengo già citate, la Bottega della camomilla, che include attività casaline per famiglie nei momenti di chiusura della scuola. Non mancheranno azioni trasversali come messa in rete, formazione, potenziamento dei servizi, superamento della frammentarietà del territorio, transcultura.