LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Casaletto Lodigiano, spaccio nei campi bloccato dai carabinieri

La compravendita va in fumo, il pusher riesce a liberarsi di parte della droga, ma viene denunciato. Identificato il cliente

Il materiale sequestrato

Casdaletto Lodigiano (Lodi), 12 maggio 2020 -  Spaccio nei campi: i carabinieri si appostano in mezzo alla fitta vegetazione e riescono a bloccare pusher e acquirente. Il fatto risale alla sera dell'8 maggio e ha visto coinvolti i carabinieri della stazione di Lodi Vecchio che, ricevuta una segnalazione, si sono appostati nei pressi di un campo incolto tra Casaletto Lodigiano e Beccalzù in provincia di Pavia. I militari hanno così potuto osservare, al di là di un canale irriguo, già nascosto da diversi minuti in un anfratto, lo spacciatore che, ricevuto l'ordine sul cellulare dedicato all'attività illecita, ha quindi atteso l'arrivo, a bordo di una Fiat Panda, in quel luogo impervio, dell'acquirente.

Verificata la vendita di stupefacenti i carabinieri sono entrati in azione, piombando addosso ai due e riuscendo a bloccarli anche se non hanno potuto impedire che lo spacciatore gettasse nel canale due sacchetti di cellophane contenente della sostanza stupefacente, dissoltasi nell’acqua. Comunque, il pusher, poi identificato come E.M.M., 39enne marocchino residente a Colturano (Mi), sposato, senza lavoro e con precedenti per droga, aveva ancora indosso due grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione utilizzato per preparare le dosi, un cellulare Nokia vecchio modello, perfetto per essere adoperato in quelle condizioni ambientali sul quale riceveva le 'ordinazioni' dei clienti, nonché 2.300 euro in banconote di piccolo taglio, segno della lucrosa attività di spaccio.

Con lui è stato identificato l'acquirente, P.E., 49enne incensurato della provincia pavese che, vistosi alle strette, ha ammesso l’intento di comprare droga dal marocchino, assieme al quale è stato sanzionato per violazione delle norme anti contagio. Lo spacciatore, invece, è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Il materiale è stato sequestrato: la droga è stata depositata presso l'Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Lodi, mentre il denaro è stato depositato su libretto postale fruttifero.