
Il progettista Michele Cerri mostra la palazzina
Lodi - Un edificio del ‘600 in pieno centro storico sarà riscaldato senza alcun allacciamento alla rete del gas: compirà un salto nel futuro e otterrà la classe A3, come una casa di nuova costruzione.
"E’ il primo intervento di questo tipo a Lodi, su un palazzo antico. Per noi è una scelta etica, prima ancora che commerciale - afferma Michele Cerri, progettista dell’intervento e titolare della Immobiliare Lodi -. Prendiamo l’energia gratuita dal terreno, tramite pompe di calore geotermiche: chi andrà ad abitarci non avrà la bolletta del gas". Una scelta onerosa rispetto ad un impianto a metano: "Installare le pompe di calore geotermiche, trivellando sotto i box per creare 8 pozzi ad una profondità di 150 metri, dove la temperatura è costante a 12 gradi tutto l’anno, costa circa il 60% in più - aggiunge l’imprenditore -. Ma oggi non abbiamo alternative: lo dobbiamo fare per i nostri figli. Se questi investimenti fossero stati fatti 10 anni fa e oggi fossimo tutti staccati dal gas non dipenderemmo dalla Russia. Il teleriscaldamento per noi non era una scelta: funziona ancora a metano e opera in regime di monopolio. Scartato anche il fotovoltaico: qui, con le nebbie, non rende 365 giorni l’anno come invece fa il geotermico".
La palazzina si trova all’angolo tra via XX Settembre e via Fissiraga."Si tratta di 2.500 metri quadrati recuperati anche in funzione antisismica, con riscaldamento a pavimento e raffrescamento, entrambi geotermici, e un grado di isolamento elevato - spiega Cerri -: cappotto interno, perché esternamente c’è il vincolo, serramenti in triplo vetro, e sottotetto con 20 centimetri di isolante in fibra di legno, perché abbiamo scelto di non usare poliuretano o altri derivati dal petrolio. Tutto questo anche se come impresa non abbiamo accesso ai bonus statali, come i privati. Pensiamo di usare lo stesso criterio per un edificio in corso Archinti: è importante, infatti, anche non consumare altro suolo per costruire nuove case".