
Susanna Camusso arriva alla Camera del lavoro
Lodi, 18 giugno 2016 - Grande festa, ieri sera, per i 120 anni della Camera del Lavoro, con l'arrivo, in serata, della segretaria nazionale Cgil Susanna Camusso. Per la Camera lodigiana, "una tra le più antiche d'Italia" come ha ricordato il neosegretario provinciale Franco Stasi, è stato il momento per celebrare la memoria e guardare al futuro: "Giusto fare festa ma con lo sguardo verso il futuro - ha detto -; nei prossimi mesi le priorità saranno il fondo anticrisi, che sia sollievo a chi è senza lavoro e tutele, l'attenzione allo sviluppo del territorio con investimenti, recupero delle aree dismesse. La festa è stata anche momento per parlare delle quasi 4mila firme raccolte nel Lodigiano per la nuova carta dei diritti che deve unire i lavoratori dipendenti a quelli delle diverse categorie odierne. Porteremo avanti il lavoro di squadra già svolto dal segretario uscente, Domenico Campagnoli".
"Centovent'anni sono una buona cosa ha sottolineato la segretaria regionale Cgil Elena Lattuada, ci sono state grandi conquiste, frutto del lavoro di tanti uomini e donne, ma davanti a noi abbiamo una strada altrettanto lunga, seppur caratterizzata da profondi cambiamenti. Non ci sono più grandi aggregazioni ma è ancora possibile lavorare in una dimensione collettiva che fa dell'unificazione del mondo del lavoro il suo punto di riferimento: insieme si può". "Centoventi anni senza cambiare nome, né carattere, né valori significa che le nostre radici sono forti - ha sottolineato Carlo Ghezzi, segretario nazionale della Fondazione Di Vittorio preposta dalla Cgil alla memoria e storia del mondo operaio -; molte categorie che hanno caratterizzato la Camera a Lodi, oggi sono scomparse ma noi abbiamo sempre raccolto le sfide del cambio perenne".
E, difatti, la mostra allestita proprio nella sala intitolata a Di Vittorio, mostra i 957 aderenti alla Camera, fondata con Statuto l'8 marzo 1896 in via San Martino (in seguito fu in corso Roma e via Cavour prima di recuperare le ex Officine Meccaniche alla Camolina, in via Lodivecchio) e inaugurata due giorni dopo: nelle categorie dell'epoca risultavano al primo posto 83 fornaciai, 80 muratori, 75 tessitrici, 68 panettieri e così via. Tante le immagini degli scioperi di fabbriche, alcune quasi solo femminili (calzaturifici, alimentari, tessili), ormai scomparse, le tessere, le bandiere raffigurate anche nelle due cartoline con annullo speciale per i 120 anni. Ma la vera storia è racchiusa nel volume '120 anni: un lungo cammino' a cura di Gennaro Carbone, che porta però anche le firme di Debora Vella, Francesco Cattaneo, Ivo Batà, Clara Bassanini, Mariella Rocco, Vincenzo Guerci.
La festa, intervallata da intermezzi musicali e da un rinfresco, è stata anche momento per premiare alcuni ex segretari generali della Camera del Lavoro: Stasi e Lattuada hanno consegnato un attestato di riconoscimento "per la passione e la dedizione negli anni" a: Ivo Batà ("lo dedico a tutti i compagni nel sindacato e nelle fabbriche e, in particolare a colui che ho portato fuori dalla fabbrica e che ha dimostrato maggior abnegazione, Francesco Cisarri"), Giordano Giavardi, Alessandro Benigni ("per me Lodi è stata una parentesi importante di vita professionale e politica, che avrò sempre nel cuore"), Giancarlo Storti ("esperienza impegnativa ma appassionata"), Roberto Ravara ("a Lodi ho imparato l'idea del sindacato; dopo la discussione facevamo le cose; in quegli anni facemmo una piattaforma territoriale unitaria"), Giuseppe Foroni (che ha sottolineato la "giornata tradizionale, di festa"), Luciano Noce (non presente per motivi di salute), e al neo pensionato Domenico Campagnoli ("ho vissuto questa esperienza col cuore, come volontario darò ancora un contributo per quello che è possibile").