MARIO BORRA
Cronaca

Bocciate due logistiche: "La città sia invalicabile"

Forza Italia parla a nome dell’intera compagine del sindaco uscente. Martedì la votazione ma il "no" di tutto il centrodestra è scontato. .

Bocciate due logistiche: "La città sia invalicabile"

Bocciate due logistiche: "La città sia invalicabile"

No alle due richieste di logistiche che, insieme, dovrebbero occupare circa 250mila metri quadrati di territorio a Casalpusterlengo. "La tangenziale alla via Emilia, in fase di realizzazione, sia un muro invalicabile": è il succo del pensiero di Forza Italia, partner politico della coalizione di centrodestra. E dunque la stessa posizione sui due maxi insediamenti – un ambito di trasformazione Tr5pr alle spalle del già esistente polo di via Labriola e un altro in viale delle Industrie, nell’area cosiddetta ex Piano di lottizzazione Thermal- Flegetonte – sarà condivisa da tutta la compagine del sindaco uscente Elia Delmiglio. "Dev’essere posta una “linea di demarcazione“, una sorta di argine protettivo del contesto urbano, consentendo all’interno lo sviluppo di iniziative esclusivamente artigianali e di piccolo commercio", è il pensiero di Forza Italia che inevitabilmente influisce sul resto del centrodestra.

L’iter è al momento in Commissione Territorio: dopo la seduta del 28 marzo con l’analisi della documentazione, è stata analizzata, martedì si terrà la votazione da parte degli esponenti dell’organismo consultivo. Il "no" sembra quasi scontato, a meno di colpi di scena. "La logistica è sicuramente un’attività necessaria ma che porta con sé una molteplicità di problematiche: aumento di traffico e inquinamento, edificazione ad altezze importanti, criticità di carattere sociale e ricadute negative sull’ambiente e in generale sul contesto urbano".

Bocciatura quindi su tutti fronti, con Forza Italia che si stupisce di questo "silenzio assordante" che, su una tematica così impattante, pare avere anestetizzato il dibattito pubblico. "Casalpusterlengo non sia soffocata dal proliferare di logistiche ma deve svilupparsi in maniera equilibrata e sostenibile" mentre "eventuali siti logistici si devono sviluppare solo nell’immediata prossimità dei caselli autostradali".

Anche Codogno tempo fa disse "no" per ben due volte a un maxi insediamento logistico alle porte della città, lungo il prolungamento di viale Da Vinci: il Comune voleva preservare la città da ricadute negative ed ebbe il coraggio di rinunciare a tre milioni di oneri compensativi.