Blitz della Finanza nell’azienda edile Scoperti addetti in nero e irregolari

Su diciassette lavoratori sei non avevano un regolare contratto. In otto venivano pagati in contanti. Il titolare rischia una sanzione che può arrivare fino a un massimo di oltre 315mila euro.

Blitz della Finanza nell’azienda edile  Scoperti addetti in nero e irregolari

Blitz della Finanza nell’azienda edile Scoperti addetti in nero e irregolari

di Paola Arensi

Personale non in regola, irregolare e pagamenti non tracciabili, nei guai il titolare di un’azienda edile del Basso Lodigiano. L’impresa ha ricevuto la “visita“ ispettiva della guardia di finanza della tenenza di Casalpusterlengo. L’obiettivo degli accertamenti, a tutela degli imprenditori onesti che agiscono nella legalità, era contrastare il lavoro sommerso.

E il titolare, per diverse irregolarità, oltre ad essere stato denunciato a piede libero all’Autorità giudiziaria, si è visto verbalizzare una sanzione pecuniaria che, quando sarà stabilita, a seguito di ulteriori verifiche, va da un minimo di 30.120 ad un massimo di 315.720 euro (con obbligo di responsabilità solidale in capo alla stessa azienda, a garanzia del pagamento dovuto). Ispezionando l’unità operativa di questa realtà, costituita da un deposito per lo stoccaggio, la custodia ed il successivo prelevamento di materiali impiegati nell’edilizia, c’è stata la verifica delle autorizzazioni, della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato e dell’osservanza della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Qui sono emersi i problemi. Le Fiamme gialle hanno contestato che, su diciassette addetti controllati nel deposito, intenti a svolgere mansioni di manovalanza, sei erano completamente “in nero“, ossia impegnati benché non assunti regolarmente.

Inoltre, cinque di questi addetti, più ad altri tre lavoratori trovati del deposito, sono risultati irregolarmente retribuiti attraverso la corresponsione di denaro contante e, dunque, con strumenti di pagamento non tracciabili e non consentiti dalla legge.

E per cinque dei lavoratori impiegati “in nero“, di nazionalità straniera, è stata rilevata anche la mancanza del permesso di soggiorno obbligatorio per rimanere sul territorio italiano.

Per gli interessati, quindi, sono state subito avviate le procedure di espulsione. Invece il sesto extracomunitario non in regola, è appunto risultato già destinatario di un provvedimento di espulsione, al quale non aveva ottemperato. È stato così anche denunciato all’autorità giudiziaria di Lodi. E ora dovrà difendersi davanti al giudice.