
ZONE SENSIBILI Il terminal bus dove centinaia di studenti si accalcano per prendere i mezzi
Lodi, 24 aprile 2015 - Terzo studente rapinato in pochi giorni. Ormai è allarme baby gang. Gli uomini della squadra mobile di Lodi, sotto la guida del vice questore Alessandro Battista, sono sulle tracce di un gruppo di giovani, la cui identità al momento è ignota, che si ritengono responsabili delle ultime razzie avvenute in città ai danni di studenti. Il modus operandi è infatti sempre simile e gli inquirenti non escludono che ad agire siano state le stesse persone, tra cui, come indicato dai testimoni e dalle stesse vittime, ci sarebbero due maghrebini. L’ultimo fatto risale a ieri mattina alle 9.30 quando un ragazzo di 18 anni ha chiesto aiuto a polizia e 118 da via Dei Visconti. La baby gang gli si è improvvisamente avvicinata mentre lo studente scendeva dall’autobus per recarsi a scuola. Preso per il collo e minacciato di morte con violenza, il giovane non ha potuto difendersi. E il gruppetto di ignoti si è quindi defilato con il suo portafoglio che conteneva 10 euro in contanti e una Postepay con una ricarica di circa 70 euro. Poi il malcapitato, che aveva contusioni al volto per le percosse subite, è stato accompagnato per le cure al pronto soccorso dell’ospedale cittadino da un’ambulanza della Croce rossa. Sul posto c’era la polizia locale. I precedenti episodi risalgono a martedì e lunedì. Nel primo caso, sempre al terminal bus, era finita nel mirino una 16enne che stava camminando con un’amica. Un ragazzo maghrebino le ha chiesto in prestito il cellulare per fare una chiamata ma, una volta avuto tra le mani l’apparecchio, lo sconosciuto e l’amico hanno iniziato a correre. La giovane però li ha inseguiti cercando di recuperare il telefono, azione che poi è riuscita grazie all’intervento di un extracomunitario venuto in suo soccorso. Ma i due complici sono fuggiti e l’adolescente è finita in ospedale. Anche per lei traumi lievi.
Il giorno successivo, infine, a un ragazzo è stato portato via il cellulare con la stessa scusa e una colluttazione. In quel caso però la refurtiva non è ancora stata ritrovata. Ormai nel Lodigiano purtroppo gli episodi di bullismo e violenze non si fermano più. Soltanto mercoledì pomeriggio alcuni 13enni, noti nel quartiere, hanno tentato di incendiare alcune panchine in legno del Parco pubblico di Campo di Marte. E una volta sorpresi e redarguiti da alcuni genitori, invece di desistere, hanno iniziato a offenderli e minacciarli verbalmente: «Se parli ancora ti prendo a calci in bocca». Infine, a Sant’Angelo circa un mese fa tre minorenni hanno picchiato un uomo di 80 anni in un centro commerciale per motivi sconosciuti. Le guardie sono intervenute tempestivamente grazie alle urla di una testimone. L’uomo, tra l’altro reduce di due infarti, era stato ricoverato per contusioni.
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