REDAZIONE LODI

Azienda agricola fallita e “svuotata”. Bancarotta e finanziamenti illeciti: maxi sequestro di trattori e beni

Nel Basso Lodigiano la Finanza ha messo i sigilli a immobili, venti macchine agricole e 350mila euro

Azienda agricola fallita e “svuotata”. Bancarotta e finanziamenti illeciti: maxi sequestro di trattori e beni

La Guardia di Finanza di Casalpusterlengo ha ricostruito la serie di illeciti per i quali è scattato il sequestro

CODOGNO (Lodi)

Un’azienda agricola svuotata e ridotta in bancarotta a causa della malagestione dei suoi proprietari: almeno questa è la pista investigativa che ha portato i finanzieri del Comando Provinciale di Lodi a concretizzare il provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Lodi nei confronti di un’impresa operante nel settore agricolo ed ubicata in territorio del Basso Lodigiano, nell’area di Codogno. Le indagini sono state condotte dai militari della Compagnia di Casalpusterlengo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi. Al setaccio una società il cui patrimonio è stato progressivamente ridotto all’osso attraverso atti illeciti di gestione operati dagli amministratori, tutti allo stato attuali finiti sul registro degli indagati.

Tra le operazioni sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finite le vendite a prezzi stracciati di oltre sessanta mezzi agricoli di varie tipologie ad un’altra società riconducibile, di fatto, alla sfera familiare del socio storico della società in liquidazione. Un giro di affari che, secondo gli inquirenti, era fittizio. Dalle analisi approfondite effettuate sui flussi finanziari è stata accertata, inoltre, che l’azienda aveva richiesto di percepire quota di un finanziamento pubblico agevolato, elargito per la realizzazione di programmi di inserimento sui mercati extra europei di imprese nazionali mediante la costituzione di una società partecipata con sede in Albania. L’importo del contributo, la cui domanda era già stata messa nero su bianco, è stato bloccato dai finanzieri.

Il provvedimento giudiziario ha dunque portato ad un maxi sequestro dei beni aziendali distratti dalla procedura fallimentare e del contributo di agevolazione illecitamente percepito dagli indagati: spulciando sui conti societari è stato possibile verificare che si trattava di un importo pari complessivamente a 225mila euro mentre sono stati "congelati" anche 130mila euro in quote sociali, un immobile, un’officina meccanica ed un terreno oltre a venti mezzi agricoli di varia tipologia, tra cui trattori, mietitrebbie e seminatrici.

Mario Borra