
L’ex assessore Severino Giovannini 72 anni. “Fa male – dice – vedere anche nei comuni giochi di palazzo tipici dei piani alti della politica che non rispondono ai bisogni dei cittadini”
“L’assessore Severino Giovannini è stato revocato dagli incarichi in Giunta dopo un atto di tradimento”. È durissimo il contenuto del volantino che l’ormai ex esponente della Giunta Passerini e la compagine di riferimento, Codogno Lista Civica, hanno diffuso dalla giornata di martedì porta a porta. Giovannini, dopo il siluramento avvenuto il 2 settembre scorso, lo aveva promesso: “Metterò nero su bianco tutti i punti della vicenda” e così è stato.
L’allontanamento, si legge nel foglio, è stato effettuato “senza la minima cura del grande lavoro svolto in otto anni di mandato” e “nasce da una vicenda incredibile cioè dal passaggio dei consiglieri della nostra lista Gianluca Azzali e Emilia Vida in Forza Italia”, i quali hanno compiuto “un atto di tradimento nei confronti degli elettori, dimostrando trasformismo e di essere dei voltagabbana”.
I due consiglieri, infatti cambiando casacca, hanno cambiato gli equilibri politici in aula, circostanza che ha consentito a Forza Italia di richiedere un assessorato. E quindi Giovannini è stato costretto a lasciare il posto a Luigi Mori. Per Giovannini c’è il rammarico visto che per lui non sono bastate “439 preferenze e 1.296 voti della lista” per non subire “un tradimento”. “Otto lunghi anni di impegno, di grandi sacrifici, per 10 ore al giorno, compresi i fine settimana, sempre con grande onestà e disponibilità – ha attaccato Giovannini –. Otto anni di risultati straordinari, con decine e decine di progetti, cantieri per grandi opere pubbliche, manutenzione ordinaria e straordinaria, ecologia, ambiente, verde e lavori per milioni di euro, tutti approvati dalla Giunta del primo mandato e di quello attuale”.
Poi l’ex assessore ribadisce di non voler mollare. Anzi. Dopo aver preso in mano le redini come coordinatore della Civica, ha ribadito la propria candidatura prossima futura “per continuare l’impegno a lavorare per la città”. In Giunta è rimasto l’assessore Raffaella Novati e il consigliere comunale Alessandro Ferrari oltre alla disponibilità dell’ex consigliere Gigi Bassi. Infine al chiosa finale. “Noi siamo sempre stati coerenti e non sopportiamo i cambi di bandiera – spiegano gli attivisti –. Fa molto male vedere anche nei comuni giochi di palazzo tipici dei piani alti della politica che non rispondono ai reali bisogni dei cittadini”.