Arriva il ministro Valditara Gli studenti preparano un sit-in "Nessuno ci ha coinvolto"

L’esponente del Governo domani alle 10,30 inaugura l’auditorium al liceo classico Foscolo. La protesta: "Il nostro parere non interessa. Eppure la priorità di questa istituzione è tutelarci".

Arriva il ministro Valditara  Gli studenti preparano un sit-in  "Nessuno ci ha coinvolto"

Arriva il ministro Valditara Gli studenti preparano un sit-in "Nessuno ci ha coinvolto"

di Manuela Marziani

Dopo il rinvio delle scorse settimane, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sarà domani alle 10,30 al liceo classico Foscolo per inaugurare l’auditorium accompagnato da rappresentanti locali. Ad attenderlo fin dalle 9,30 davanti all’ingresso in via Defendente Sacchi troverà un presidio di studenti critici nei confronti dell’organizzazione dell’evento. "Se la prima volta la visita è stata annunciata da decine di operai al lavoro per sistemare la scuola – hanno scritto in una lettera aperta gli studenti del collettivo Taramelli-Foscolo –, stavolta regna il silenzio più assoluto. Il parere degli studenti non è stato ascoltato né preso in considerazione e a pochi giorni dall’evento gli studenti non sono stati coinvolti nell’organizzazione. Dunque non avranno la possibilità di stabilire un dialogo col ministro".

Scadevano alle 10 di ieri i termini per la presentazione dei discorsi che gli studenti leggeranno. Un termine che è stato letto come una censura e non con finalità organizzative. "Si parla molto di segreti tra i corridoi del Foscolo ultimamente – ha detto venerdì sera una studentessa prendendo la parola alla Notte del liceo classico tra gli applausi –. Segreto è il programma dell’incontro di lunedì con Valditara. Evento dal quale siamo stati esclusi, la scuola non sarà nostra, noi non ci saremo". Invece i ragazzi avrebbero voluto far sentire la propria voce. "La scuola non è forse fatta dagli studenti - hanno scritto ancora -? La priorità di questa istituzione non dovrebbe essere quella di tutelare i propri ragazzi? Pare proprio di no, sembra che l’unico interesse sia elogiare gli studenti più “meritevoli“. Noi invece nutriamo ancora speranza nella scuola grazie a pochi professori che dimostrano la loro passione ogni giorno".