Lodi, 600 app per insegnare l'italiano agli stranieri

Il Cpia premiato a Roma per il concorso "Pubblica amministrazione sostenibile"

Da sinistra: Daniela Ciceri, Massimo Iovacchini e Maria Luisa Bosi

Da sinistra: Daniela Ciceri, Massimo Iovacchini e Maria Luisa Bosi

Lodi, 25 maggio 2018 - Non una sola app ma ben 600 "Cpia.app", per dare la possibilità ai 1400 studenti del 'Centro Provinciale Istruzione Adulti', in gran parte stranieri, di imparare l'italiano e tutti gli aspetti pratici della vita nel nostro Paese anche quando non possono frequentare i corsi, perché hanno problemi lavorativi o personali. Il progetto, sostenuto dal preside Massimo Iovacchini e realizzato dalla docente Cpia Daniela Ciceri e dalla collaboratrice informatica Maria Luisa Bosi, è stato selezionato tra i 100 che sono stati premiati ieri a Roma nell'ambito del "Forum Pa" per il premio "Pubblica amministrazione sostenibile" cui hanno partecipato moltissimi enti e comuni. Il Cpia di Lodi era l'unica scuola ed è stata selezionata insieme a progetti del Miur, di diverse università prestigiose, di alcune regioni e della Presidenza del Consiglio.

E' stata Ciceri, che si è recata a Roma con Iovacchini e Bosi, a salire sul palco per ritirare il premio: "Al Cpia abbiamo un'utenza 'fluttuante' per cui è nata l'esigenza di una formazione a distanza - spiega -. Da ottobre a marzo ho predisposto 600 schede calibrate, poi tradotte in app da Bosi, su 3 diversi livelli di apprendimento della comunicazione in italiano, sia scritta che parlata, riguardante aspetti di vita concreta tra cui educazione civica, stradale, sanità, euro. Da settembre i nostri studenti riceveranno una password d'accesso così l'insegnante potrà verificare le attività svolte, il tempo impiegato per ciascun esercizio, le correzioni apportate fino ad ottenere la spunta verde. E' stato un grosso lavoro, una sfida importante di cui siamo orgogliose".

"Credo che il nostro progetto sia stato selezionato anche per la sua replicabilità: le app, cui si potrà accedere anche con smarthphone e tablet, dal sito www.cpialodi.it, potranno essere usate da chiunque, con la differenza che i nostri docenti potranno avere un feedback dell'attività svolta dagli iscritti grazie al login - aggiunge Bosi, docente a Lodi Vecchio ora in pensione -. Già curavo il sito del Cpia; ora ho imparato a creare le app con la piattaforma LearningApps.org. Ci vuole 'solo' una mezz'ora a farne una, ma devi avere già pronto il materiale didattico, testo, immagini o audio: gli adulti imparano con varie tecniche di completamento: risolvendo crucipuzzle, riempiendo spazi vuoti nei testi, ricostruendo le sillabe dopo aver ascoltato una parola".

Il Cpia lodigiano, che opera nelle tre sedi di Lodi, S.Angelo e Codogno ma che ha fatto rete con tutte le case di prima accoglienza (19 centri e 2 Sprar), i cui corsi di italiano sono richiesti anche da province limitrofe dove sono ospitati i migranti, in attesa di dare il via da settembre alla "formazione a distanza con le app, resterà aperto anche tutto luglio ed agosto - conclude Iovacchini - con corsi professionalizzanti per far conoscere meglio ai nostri studenti adulti il mondo del lavoro".