'Alleviamo la salute': il benessere animale contro la resistenza da antibiotici

Al Parco Tecnologico Padano Coop ha presentato i risultati della sua campagna insieme ai big dei produttori

'Alleviamo la salute'

23 ottobre 2018, evento COOP, Parco tecnologico padano, PTP.

Lodi, 23 ottobre 2018 - 'Alleviamo la salute': questa mattina Coop Italia ha ospitato al Parco Tecnologico Padano circa 170 produttori, tra i propri 1600 soci di diverse filiere, per titare un primo bilancio a poco più di un anno dall'avvvio di quella che è considerata una vera "rivoluzione" nel settore delle carni, e non solo. L'investimento è di 20 milioni di euro: "Riconosciamo un plus a chi investe nel benessere animale riducendo quindi il ricorso ai farmaci e, in particolare, agli antibiotici" - ha spiegato Maura Latini, direttrice generale di Coop Italia.

"C'erano già state, in passato, Aa partire dagli anni '80, le lotte contro l'uso di anabolizzanti o di mangimi non ogm negli allevamenti. Oggi l'Oms ha lanciato l'allarme della resistenza agli antibiotici che riguarda le medicine umana e veterinaria. Ma questa volta non bastava limitarne l'uso sugli animali. In questi ultimi 10 anni il consumo della carne è calato sia per la crisi economica, sia per l'aumentata sensibilità ambientale e verso gli animali. Per cui i produttori hanno dovuto cambiare all'origine il modo di lavorare per favorire il benessere animale, riducendo così il ricorso ai farmaci, fino a presentare un prodotto certificato che piace ai consumatori e aiuta l'economia del Paese: nei primi mesi del 2018 si è registrato un +1.8% di vendite di carne". Galline ovaiole e polli allevati a terra, microclimi e mangimi controllati elettronicamente, box meno affollati per i bovini e, in quest'ultimo caso, macellazione solo dopo 4 mesi, anziché 3 giorni, da un'eventuale ricorso ad un antibiotico.

A raccontare le proprie esperienze sono intervenuti piccoli e grandi produttori di carni bovine, suine, avicole, di uova (tra i big Aia, Eurovo, Inalca), in rappresentanza di un fatturato totale di circa 10 miliardi di euro, "pari - ha sottolineato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia - a mezzo punto percentuale del Pil. Produrre senza antibiotici costa di più. Ma l'innovazione in questo caso è un investimento oltre che un fatto etico: 'alleviamo la salute' perché sia accessibile a tutti". L.D.B.