Addio al sindacalista Lazzarini. Il suo sogno: una sanità migliore

Fatale un’ischemia. Domani l’ultimo saluto

Addio al sindacalista Lazzarini. Il suo sogno: una sanità migliore

Addio al sindacalista Lazzarini. Il suo sogno: una sanità migliore

Ha lottato per tutta la vita per i diritti dei lavoratori, per i più deboli e per chi non aveva voce, sia da sindacalista che da semplice cittadino: ieri, però, Stefano Lazzarini, 71 anni, se ne è andato, a causa di un’ischemia che lo aveva colpito nei giorni scorsi. Storiche le sue battaglie, per la sigla Confsal, per una sanità diversa e migliore, per chiedere migliori condizioni per i lavoratori del comparto con la sua proverbiale dialettica ficcante e senza sconti. Non si era tirato indietro anche nelle battaglie più aspre quando doveva essere lui in prima linea: nel 2021 promosse uno sciopero della fame durato un mese per contestare riduzioni nei reparti e la richiesta di risarcimento ai dipendenti colpiti da un tumore ma l’astensione dal cibo fu replicata anche l’anno scorso contro l’Asst per il mancato rinnovo di operatori socio sanitari in scadenza di contratto. Alla notizia della sua scomparsa c’è già chi ricorda il suo operato in difesa dei diritti. "Ci hai messo tutto te stesso per la difesa dei lavoratori. Sei stato un grande", è la frase che riassume il sentimento di tanti. Battagliava spesso e volentieri anche per i problemi della viabilità, del traffico e dello smog: suo era lo striscione di protesta che campeggiava su uno stabile proprio a ridosso dell’incrocio di ingresso ad Ospedaletto e la sua “vis polemica“ era riassunta nel gazzettino online Il Cantagallo. I funerali domani alle 15 nel santuario dei Cappuccini a Casalpusterlengo. Il feretro sarà tumulato ad Ospedaletto. M.B.