Superstrada Vigevano-Malpensa, scatta la protesta contro gli espropri

Abbiategrasso, coinvolti oltre 500 soggetti tra privati, aziende ed enti pubblici della zona. Comitati No Tang e Comuni uniti per fermare l'opera

La protesta contro l'opera

La protesta contro l'opera

Abbiategrasso - Azione e reazione. I fronti politici che premono per realizzare la Vigevano-Malpensa e gli attivisti che da anni si oppongono alla grande opera sono tornati a muoversi a poche ore dall’avvio degli espropri per realizzare la superstrada, che coinvolgeranno a vario titolo oltre 500 tra privati cittadini, aziende ed enti pubblici nei Comuni di Abbiategrasso, Albairate, Boffalora sopra Ticino, Cassinetta di Lugagnano, Magenta, Ozzero e Robecco sul Naviglio.

La notizia è circolata dopo la pubblicazione sul sito di Anas dell’avvio del procedimento, primo passo per arrivare a definire anche il "progetto definitivo" e la "dichiarazione di pubblica utilità dell’opera" mediante apposita Conferenza di Servizi. Segno tangibile dell’accelerata impressa al progetto dal neo-ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. E le reazioni all’avvio degli espropri non hanno tardato ad arrivare.

Nel territorio i comitati No-tang e i Comuni che si sono sempre opposti all’opera hanno già previsto un incontro per capire come muoversi, al netto dei due ricorsi contro la Vigevano-Malpensa ancora pendenti sul progetto: quello avverso alla "sanatoria" - questa la parola usata dal sindaco di Cassinetta Domenico Finiguerra - ministeriale che ha di fatto risolto il vizio formale del vecchio procedimento, poi bocciato dal Tar; e quello sulla nomina del commissario straordinario per la superstrada, Eutimio Mucilli.

Non è escluso neppure che venga organizzata una nuova assemblea pubblica per fare massa critica in vista di eventuali nuove azioni anti-Vigevano-Malpensa. Nel frattempo anche il Movimento 5 Stelle è tornato ad attaccare il vecchio progetto stralcio, nelle persone dei consiglieri regionali Massimo de Rosa e Simone Verni: "Il progetto ormai è superato dal tempo e incapace di rispondere alle attuali esigenze dei cittadini, per questo è fermo da quasi vent’anni, nonostante in Lombardia, per tutti questi anni, la Lega abbia sempre governato.

Avviando le procedure per gli espropri non si fanno passi avanti, che al contrario vengono cancellati" – ha dichiarato De Rosa, seguito da Verni: "Avevamo raggiunto una mediazione con un progetto alternativo a minor impatto ambientale, che era stato messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture. Ora sono invece tornati al progetto iniziale, un progetto obsoleto e insensato, oltre che uno spreco di soldi pubblici".