
Viale Sabotino, l’incubo ingorghi: "Diventerà un’altra Saronnese"
Prove tecniche di una viabilità destinata a essere sempre più congestionata nelle prossime settimane. In questi giorni i lavori alla rotatoria tra viale Sabotino via Menotti hanno comportato un aumento di traffico nelle vie limitrofe. Nelle ore di punta soprattutto, come confermano anche gli esercenti della zona. Ma anche venerdì, nel primo pomeriggio, in via Menotti si sono registrate code. Il perché è presto detto: deviazioni stradali, asfaltature, movimento di mezzi hanno reso più complicato muoversi agevolmente nell’area interessata dagli interventi. I lavori sono collegati al centro commerciale, che cresce a vista d’occhio. L’operatore si è impegnato a realizzare quattro utilità pubbliche: oltre alla rotatoria citata, una seconda rotatoria fra via Bainsizza e viale Sabotino, una pista ciclabile lungo viale Sabotino (nel tratto Menotti-Sauro), la percorribilità alle auto della strada che collega le vie Menotti e Sauro.
L’hard discount (1300 metri quadrati) entrerà in funzione entro la fine dell’anno. Ancora non si sa a quante persone darà lavoro, se verranno cercate nuove risorse, né come sarà strutturata la superficie di vendita. Prende forma anche il secondo edificio, e le insegne si leggono anche se coperte: sarà un Burger king. Sul terzo edificio il ventaglio di ipotesi spazia fra una pizzeria, un centro estetico, e uno spazio di vendita di prodotti cosmetici e articoli per la pulizia della casa. Non ospiterà una farmacia, come da tempo si vocifera con insistenza nel quartiere. Per far nascere tutto ciò, oltre 15mila metri quadrati di verde sono stati sacrificati.
E adesso, in vista di dicembre, c’è chi teme che viale Sabotino nei giorni dello shopping natalizio e feste correlate diventerà al pari della Saronnese: una lunga colonna di macchine. Con ricadute sull’inquinamento acustico e dell’aria. Non tutti dunque plaudono alla trasformazione urbana in atto. Una residente del quartiere venerdì commentava: "In via Genova abbiamo già un supermercato, a cosa serve un altro punto vendita? Abbiamo in in mente solo il cibo? Non potevamo avere una libreria, uno spazio per far giocare i bambini, o meglio ancora non potevamo conservare quel poco di verde che rimane in città?". L’edicolante di via Menotti è una “sentinella“ del quartiere: "Diversi clienti mi hanno segnalato l’aumento di traffico in questi giorni. C’è davvero da domandarsi se Legnano abbia ancora bisogno di centri commerciali".