REDAZIONE LEGNANO

Case popolari, la rivoluzione di Legnano: in vendita a prezzi agevolati

Coinvolte oltre duecento famiglie, in due quartieri periferici della città

Case popolari

Legnano (Milano), 23 agosto 2015 - Sono ben 252 le famiglie legnanesi che vivono in case popolari di proprietà comunale comprate in passato con il solo diritto di superficie e alle quali l’Amministrazione comunale offre oggi – per la prima volta – la possibilità di acquistare anche il diritto di proprietà. Lo ha deciso la Giunta approvando un piano annuale di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare che non era mai stato varato prima d’ora. L’intervento comprende otto lotti in cui sono inserite le case popolari. Cinque situati nel rione periferico di Mazzafame (le vie interessate sono Nazario Sauro, Pioppi e delle Rose) e tre in zona San Paolo (in via Pisa e Abruzzi). Si tratta di edifici costruiti da cooperative costituite da privati e da enti pubblici – come per esempio Italposte – con l’attribuzione agli inquilini del solo diritto di superficie. «Abbiamo ritenuto che fosse meglio nel corso di questa operazione escludere gli immobili Aler in considerazione dei ben noti problemi in cui versa l’azienda regionale», chiarisce il vicesindaco e assessore al Bilancio Pier Antonio Luminari.

Ma quali vantaggi deriveranno da quella che è in pratica una vera e propria dismissione? «Intanto la possibilità da parte degli inquilini di acquistare ora anche la piena proprietà dell’immobile – dice il vicesindaco –. Il titolare diventa padrone in proporzione ai millesimi dell’area su cui è edificato l’immobile, e delle altre aree di pertinenza del fabbricato, e può venderlo a chiunque senza bisogno di verificare che l’acquirente abbia una serie di requisiti previsti espressamente dalla legge».

C’è anche un vantaggio di tipo economico. Il valore di un appartamento in diritto di superficie è decisamente inferiore a quello di uno in piena proprietà, questo perché – dopo 99 anni – il terreno su cui è stato costruito deve rientrare nella piena disponibilità del Comune, insieme alla proprietà dell’intero fabbricato. Ne deriva che il valore di mercato dell’appartamento diminuisce ogni anno, a mano a mano che si avvicina la data di scadenza del diritto di superficie. «Per le famiglie interessate dal provvedimento l’iniziativa ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio affare – aggiunge Luminari –. Il costo è individuale e si basa sui millesimi di proprietà. Il corrispettivo delle aree cedute in proprietà è determinato in misura pari al 60 per cento del valore venale delle suddette aree con un abbattimento fino al 50 per cento». La scadenza per presentare le domande è stata fissata da Palazzo Malinverni per il 30 settembre.