
Il sindacalista Pippo Frisone
Sono tre gli elementi che caratterizzano in questo momento la scuola: un calo degli alunni, un aumento degli studenti con disabilità e una riduzione delle cattedre. È l’analisi condotta da Pippo Frisone, sindacalista Cgil Legnano. "Sono 134mila gli alunni in meno in Italia rispetto all’anno precedente, 5.660 le cattedre tagliate dal Governo con la finanziaria 2025 – spiega il funzionario di categoria –. A Milano e provincia il calo nelle scuole statali raggiunge 5.900 unità. Più colpita è la Primaria con -2.900 alunni, segue la Secondaria di 2° grado con -1.600, Infanzia e Secondaria di 1° grado con -700 a testa. Questo calo ha comportato una riduzione di 226 classi e un taglio agli organici dei docenti. Obiettivo prioritario per l’amministrazione è rimasto quello di salvaguardare il più possibile il tempo pieno alla Primaria".
Nel Legnanese le scuole comprese nel distretto 69 seguono l’andamento del calo generalizzato. "Nelle 14 scuole si perdono oltre 250 alunni, per lo più nei Comprensivi, e circa 8 classi a tempo pieno – riprende Frisone –. Anche quest’anno sulla formazione classi è stata un’occasione mancata. Il Governo punta sul calo demografico per fare della scuola un settore dove realizzare risparmi. Da qui a dieci anni si perderanno 1,5 milioni di studenti. Nel frattempo si formano ancora le classi coi criteri del Decreto ministeriale 81/09, che aveva previsto un innalzamento dei valori massimi per risparmiare sulla spesa pubblica: nella scuola dell’Infanzia fino a 29 alunni, nella Primaria fino a 26, nella Media fino a 28, nelle Superiori fino a 30. E con l’aumento degli alunni con disabilità, classi fino a 25 con l’inserimento nella stessa classe anche di due o più disabili. Invece di approfittare del calo degli alunni e mantenere classi più vivibili, abbassando i parametri in tutti gli ordini di scuola, si mantengono ancora quelli del 2009".Silvia Vignati