SILVIA VIGNATI
Cronaca

Lavare l’auto come terapia. Decolla “Fuori dalle bolle“. Progetto sociale inclusivo

Coinvolti sei ragazzi disabili della Residenza sanitaria Padre Crespi di Legnano. L’iniziativa è partita giovedì ad offerta libera ed è solo su prenotazione.

La prima vettura lavata dai ragazzi del progetto “Fuori dalle bolle“ è stata una volante della Polizia

La prima vettura lavata dai ragazzi del progetto “Fuori dalle bolle“ è stata una volante della Polizia

Per alcuni è la distrazione del fine settimana. Per altri un’operazione necessaria, soprattutto se si trasportano cani o bambini piccoli. Per chi abita la Residenza Padre Crespi, in via delle Rose 11, è un’occupazione che migliora il proprio benessere e lo stare nel mondo. Lavare la macchina non è solo un’azione meccanica ma diventa un progetto sociale che unisce intelligenza, valorizzazione delle abilità, impegno e servizio professionale: si chiama "Fuori dalle bolle". Attivo da giovedì, attualmente impegna sei persone con disabilità opportunamente formate che, affiancate da educatori, tirano a lucido carrozzerie e interni. Il lavaggio è a offerta libera, va prenotato al numero 0331.1812571, e nell’attesa vengono offerti un caffè o un succo di frutta e una brioche, nell’angolo ristoro.

Ieri, a raccontarcelo, abbiamo incontrato il direttore generale della Residenza sanitaria disabili Padre Crespi Flavio Besutti, la responsabile sanitaria Marina Olivieri, e gli educatori. "Per i nostri ragazzi questo progetto rappresenta una terapia occupazionale - spiega il dottor Besutti -. Vogliamo farli sentire inclusi socialmente e utili". A inaugurare il servizio, giovedì, è stata una volante della Polizia di stato. "Un avvio vissuto con grande emozione e moltissimo entusiasmo: alla fine della giornata i nostri ragazzi erano "felicemente stanchi". Per noi è un progetto importante, che potenzia le loro abilità", afferma la dottoressa Olivieri, che ha già fissato il suo appuntamento per il lavaggio auto.

Nulla è lasciato all’improvvisazione. "Ci pensavamo dallo scorso autunno - ripercorre la genesi dell’idea Beatrice, educatrice -. All’inizio ci sembrava poco attuabile, ma con la bella stagione abbiamo pensato di accelerare. Abbiamo individuato l’area, progettato le attrezzature. Ogni ragazzo ha un compito specifico, e lo svolge assistito da noi". Visto l’entusiasmo, si sta ipotizzando di allargare la platea degli operatori che hanno creato anche magliette ad hoc.

"Tutti concorrono al lavaggio delle auto: chi è in carrozzina pulisce le parti basse della vettura - proseguono Dimitri e Matteo, educatori -. L’operazione dura 30-40 minuti, usiamo l’idropulitrice, il bidone aspiratutto per gli interni, detergenti specifici per le varie parti, diversi tipi di spugne e spazzole per i cerchioni e per i pneumatici".