
Le autorità presenti
Canegrate (Milano), 15 maggio 2025 – Due grandi bacini artificiali per contenere le piene del fiume Olona nel tratto inferiore del suo corso verso Milano sono stati inaugurati oggi, giovedì 15 maggio, in località Cascinette di Canegrate. L’opera è frutto di tre anni e mezzo di lavori finanziati da Regione Lombardia con un investimento di 18 milioni di euro, cui si è aggiunto un ulteriore milione per compensazioni ambientali.
I lavori seguono un iter lungo e complesso, caratterizzato da anni di progetti, discussioni e opposizioni da parte di residenti, comitati e amministrazioni locali. Il progetto iniziale dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), che si occupa della gestione del fiume e dei suoi affluenti, è stato profondamente modificato per arrivare a una soluzione condivisa. Durante l’inaugurazione, nella sede della Protezione civile di Canegrate, i sindaci Marco Zerboni (San Vittore Olona), Raffaele Cucchi (Parabiago) e Matteo Modica (Canegrate) hanno sollevato la questione ancora aperta della manutenzione futura delle cosiddette vasche di laminazione. I due invasi e le quattro aree golenali hanno un volume complessivo di un milione di metri cubi e, dopo ogni piena, andranno svuotati da fango e rifiuti. Chi si occuperà della loro pulizia? I Comuni hanno espresso preoccupazione per il rischio che l’area diventi una discarica a cielo aperto o una palude inutilizzabile, con conseguente abbandono e insicurezza del territorio. La risposta è arrivata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dall’assessore al territorio e sistemi verdi, Gianluca Comazzi. Quest’ultimo ha assicurato che la Regione farà la propria parte: “Non preoccupatevi per le manutenzioni. Anche noi facciamo bene il nostro lavoro e faremo tutto il necessario, anche se i costi aumentano come aumentano le vasche. Nei prossimi mesi inaugureremo altri due bacini, sul Trobbia e sul Molgora, e stiamo lavorando intensamente anche su Lambro e Seveso per affrontare il problema degli allagamenti a Milano. Negli ultimi cinque anni, la Regione ha investito oltre un miliardo per la difesa del suolo e la lotta al dissesto idrogeologico”.